Un murales per parlare d'autismo
A metà febbraio è apparsa su una delle immense pareti terminali dei casermoni di San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli (l’altra parete è dedicata a un omaggio monumentale a Diego Maradona): una poesia, scritta a mano e a lettere ben visibili su quei 400 metri verticali. Dedicata da una professoressa, Germana Bruno, a un ragazzo autistico, e intitolata Piccolo principe.
Era il modo con cui un popolarissimo writer napoletano, Jorit Agoch, ha voluto accendere l’attenzione di tutti sulla questione che secondo gli esperti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma tocca 500mila famiglie italiane. Jorit non si è limitato a questo. Alla vigilia della giornata che l’Onu ha dedicato all’autismo, ha cancellato quel murales per dipingere il ritratto gigantesco di Niccolò, scugnizzo napoletano, autistico. Lui grande come Maradona, a fare un dittico inatteso visibile a centinaia di metri di distanza. Sotto il volto di Niccolò una scritta: «Essere umani» (che fa eco a quella sotto Diego, Dios umano).
L'annuncio del Bambin Gesù. È stato un modo spettacolare ma anche molto partecipato di vivere la giornata del 2 aprile. Una giornata che è stata segnata da un annuncio importante. Un network internazionale formato da studiosi provenienti da 20 Paesi e quattro continenti, per sviluppare e condividere i progressi della ricerca sull’autismo e mettere a punto protocolli diagnostici e terapeutici accessibili a tutti. È quello nato in Italia, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’annuncio è stato dato dall’ospedale romano in occasione della Giornata mondiale istituita dall’Onu nel 2007, che ogni anno promuove una raccolta fondi e accende di blu i principali monumenti del mondo.
I numeri. In Italia l'autismo riguarda come detto circa 500mila persone, pari all’1 per cento dei nati. È un disturbo che non colpisce soltanto i bambini, sono tanti gli over 18 affetti dalla malattia: per loro, iniziano a farsi strada i primi progetti che mirano ad un'integrazione anche sul piano lavorativo, ma gli esempi sono ancora limitati e a macchia di leopardo sul territorio. Proprio l'integrazione degli adulti con autismo è uno degli aspetti più complessi, spesso a carico delle sole famiglie. Tra i bambini con disturbi autistici solo 1 su 2 ottiene un percorso diagnostico nei servizi pubblici di neuropsichiatria infantile, e solo 1 su 3 una risposta terapeutica. Meno di 1 su 10 riesce ad avere risposte da un servizio per l’età adulta.
Chi combatte. Ma l’attenzione è crescente grazie anche al coinvolgimento diretto di personaggi mediaticamente famosi come Gianluca Nicoletti che proprio in questi giorni pubblica il suo terzo libro in cui racconta l’esperienza con suo figlio autistico, Io figlio di mio figlio (Mondadori).
Quanto alla poesia del l’insegnante napoletana apparsa sul grande muro di San Giovanni a Teduccio, eccola:
«E ci sto soltanto io,
non parlo o ti confondo
con strano chiacchierio,
saltelli e gesti strani
col corpo e con le mani
e fisso su qualcosa
lo sguardo mio si posa,
ti chiedi cosa penso,
ti sembro senza senso.
Son alte e forti mura
Costruite intorno a me,
ti faccio un po’ paura,
non sono come te.
È un altro mondo il mio
e tu non riesci a entrare
diversa lingua ho io
e tu non sai capire.
Se solo vuoi provare,
se prendi l’astronave,
potrai da me atterrare
e forse anche capire,
perché, in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio
ti apre gli occhi e il cuore,
per renderti migliore».