Il funerale

«Un paese in silenzio per Marco»: l’addio di Cisano al 39enne trovato morto in un parcheggio

Una folla commossa si è stretta attorno alla famiglia del pizzaiolo. La sorella: «Ti prometto che, da milanista, andrò in curva a tifare Atalanta per te»

«Un paese in silenzio per Marco»: l’addio di Cisano al 39enne trovato morto in un parcheggio

Una chiesa gremita, un silenzio carico di emozione e un intero territorio raccolto nel dolore: così, nel pomeriggio di martedì 2 dicembre, Cisano Bergamasco ha salutato Marco Motta, il pizzaiolo 39enne originario di Valgreghentino e residente a Pontida, trovato privo di coscienza all’alba del 23 novembre nel parcheggio vicino al Qi Bar, lungo la Briantea.

Nella parrocchiale di Santo Stefano a Villasola, parenti, amici e tanti conoscenti si sono stretti attorno ai familiari, sconvolti da una perdita così improvvisa, come riportato da PrimaMerate. Durante la messa funebre, don Sperando Ravasio ha invitato i presenti a riflettere sul significato di una morte tanto inattesa.

«Anche nel dolore più profondo – ha detto il parroco – la morte ci richiama alle cose essenziali. Oggi accompagniamo Marco con la preghiera, ponte tra questa vita e l’altra. Lo ringraziamo per averci fatto riflettere e per il dono generoso dei suoi organi, che permetteranno ad altre persone di continuare a vivere».

Un momento particolarmente toccante è stato quello in cui la sorella Silvia ha scelto di dedicargli un ultimo pensiero: «Mi hai sempre preso in giro, ma questo scherzo non dovevi farmelo. Eri sempre pronto ad aiutarmi e non mi hai mai lasciata sola. Ti chiedo scusa per tutte le volte in cui non ti ho detto “ti voglio bene”. So che lassù ti accoglieranno nel giardino della gioia eterna. Ti prometto che, da milanista, andrò in curva a tifare Atalanta per te».

Al termine della celebrazione, il feretro è stato accompagnato alla cremazione. Marco lascia la mamma Cristina, il papà Giorgio, i fratelli Silvia e Gianluca, la nonna Antonietta e tutta la famiglia. Fuori dalla chiesa, l’ultimo saluto degli amici è comparso su un lenzuolo bianco dipinto di nero e azzurro, i colori dell’Atalanta: “Ciao Marchì”.

Motta era molto conosciuto in Val San Martino e in Brianza, dove aveva lavorato in diverse pizzerie tra Cisano, Calolziocorte e Calco. Il 23 novembre era stato trovato privo di sensi insieme al fratello minore, anch’egli ricoverato. Le condizioni di Marco erano apparse subito disperate e il 28 novembre i medici hanno proceduto al distacco delle macchine, dopo aver atteso il via libera alla donazione degli organi.

I carabinieri di Zogno e Cisano Bergamasco stanno ancora lavorando per chiarire cosa sia accaduto tra l’uscita dal locale e il ritrovamento. Tra le ipotesi circolate nei giorni scorsi, anche quella di un malore che avrebbe colpito entrambi i fratelli. Al momento, la dinamica resta incerta. Dopo l’autopsia di venerdì mattina, la salma è stata restituita ai familiari per le esequie.