Una vita, una storia: Leffe saluta il fotografo Adriano Zilio, che ha raccontato il paese
Se ne è andato a 89 anni. Con le sue immagini ha raccontato la comunità laniera nella socialità negli eventi e nei campioni dello sport
di Giambattista Gherardi
È stato per decenni un punto di riferimento essenziale, un uomo che ha raccontato per immagini la vita e la socialità di un paese dalla grande vitalità. Si è spento sabato 29 maggio Adriano Zilio, 89 anni, storico fotografo legato alla Val Seriana e a Leffe, dove ha seguito per tanti anni un’avviata attività. Oggi, lunedì 31 maggio, i funerali sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale di Vertova, senza corteo funebre per le disposizioni legate alla pandemia, dopo gli ultimi tempi trascorsi nel reparto Casa Serena della locale Fondazione Cardinal Gusmini.
A Leffe, nel dopoguerra, Adriano Zilio era semplicemente «il fotografo», pronto nel raccogliere e proporre ai leffesi le nuove tecnologie delle macchine fotografiche a colori e a prestarsi per raccontare il paese nei suoi giorni di festa. Impossibile non ricordarlo in prima fila negli anni ruggenti della comunità laniera, quando alle solenni processioni della Madonnina, a matrimoni e prime comunioni, si aggiungevano l’attività della Garibaldina, le imprese sportive di Fausto Radici e Adriano Picinali e quelle del Leffe Calcio vincitore della Coppa Italia.
In quegli anni, Zilio ne fu appassionato dirigente, come ricordato dall’U.C. Albinoleffe con un comunicato sul proprio sito internet. La sua cordiale disponibilità affiora nei ricordi di tanti amici e anche nei versi di una poesia dello scrittore Romano Bertasa, che in un affresco in rima così ne ricordava l’attività: «Il fotografo Zilio, sempre disponibile e cortese, immortalava le cerimonie del paese: ritraeva tutti, in varie “pose”, soprattutto ai Matrimoni, le belle Spose».
Adriano Zilio lascia i figli Oriana e Luca (quest’ultimo già capogruppo degli Alpini di Leffe), genero, nuora e nipoti.