Una lettrice spiega di che cosa il Piano Sosta non tiene conto

Il Piano Sosta presentato dal Comune di Bergamo la scorsa settimana continua a far discutere e a dividere la città. Da una parte chi ritiene necessaria una revisione del sistema, anche a costo di far pagare un po' di più tutti quanti, sia utenti delle strisce blu che i residenti, dunque gli utenti delle strisce gialle; dall'altra c'è chi, invece, chiede che prima venga migliorato il sistema di mobilità pubblica e aumentino i controlli da parte dei vigili, altrimenti il rischio è di pagare a fronte di un servizio che però non viene reso.
In tal senso si sono schierati negli ultimi giorni diversi comitati di quartiere. Il 10 maggio una lettrice, Francesca, ha inviato alla nostra redazione una lettera in cui, attraverso un esempio, spiega il perché il nuovo Piano Sosta di Palazzo Frizzoni rischia di diventare soltanto una nuova tassa a cui non corrisponde alcun servizio per la cittadinanza. Francesca risiede in via dei Caniana, proprio di fronte all'Università di Bergamo, e sottolinea come i numerosi parcheggi a disposizione dei residenti, dalle prime ore del mattino fino a pomeriggio inoltrato, siano occupati irregolarmente da studenti e docenti che non potrebbero parcheggiare nelle strisce gialle. Un problema che va avanti da tempo e verso cui, al momento, non sono state prese contromisure. Ecco il testo integrale della lettera, che riassume attraverso un esempio perché il nuovo Piano Sosta sta facendo tanto discutere:
Buongiorno,
vorrei segnalare, dopo averlo fatto anche numerose volte al Comando della Polizia Urbana del Comune di Bergamo, quello che succede in via dei Caniana.
I residenti hanno a disposizione una striscia di parcheggi riservati proprio di fronte alla sede dell'Università di Bergamo. Ora il residente paga già un bollo annuale per il tagliando e purtroppo deve molto spesso aspettare che persone che frequentano l'università (studenti e docenti) se ne tornino a casa loro dopo avere parcheggiato nell'area riservata ai residenti. Abitando in un condominio di questa via e avendo un tagliando residente, ho l'occasione di osservare il comportamento delle nostre future classi dirigenti (studenti universitari) e di quelli che li formano (docenti). Uno, utilizzando spesso la macchina del padre o madre medico, pertanto con il tagliando "medico", parcheggia e va a lezione. Non parliamo di quelli con il tagliando "invalido", probabilmente dei nonni o effettivamente di un invalido che hanno in casa, parcheggiano nelle strisce residenti o a pagamento senza trasportarlo. Altri parcheggiano tranquillamente e zainetto in spalla entrano nel portone dell'Università...
Si tratta quindi di pagare un'ennesima tassa per un servizio che non ci è garantito.
L'amministrazione comunale non è in grado di effettuare controlli e alla fine chi ci rimette sono sempre i cittadini. In questo caso quelli che non hanno potuto comperarsi o affittare un garage.
Cordiali saluti