Una salvezza a testa bassa

Obiettivo centrato con il risultato peggiore. L’Atalanta conquista la matematica salvezza in serie A nonostante la sonora sconfitta subita dal Genoa, grazie alla vittoria del Palermo a Cagliari i nerazzurri restano a +8 sugli isolani e quando mancano solo due giornate alla fine l’obiettivo è raggiunto. A Bergamo vince per 4-1 il Grifone, il risultato è giusto per quanto si è visto in campo nonostante i nerazzurri abbiano avuto alcune buone occasioni per accorciare le distanze nel finale di gara.
Anche nella sconfitta si possono trovare parecchi spunti d’interesse, in difesa senza Biava i due centrali Stendardo e Cherubin hanno faticato tantissimo e tutti i gol rossoblù sono arrivati con l’avversario che ha superato il difensore di turno senza alcuna difficoltà. Fortunatamente, la seconda sconfitta stagionale dell’Atalanta di Reja non crea problemi e da lunedì si potrà programmare ufficialmente la prossima avventura. In serie A.

Atalanta -Genoa photo Alberto Mariani

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Senza Zappacosta e Biava squalificati e Masiello fermato dal dottore dopo il trauma cranico di Palermo, mister Reja cambia quasi tutta la difesa vista in Sicilia e dal primo minuto trovano una maglia Bellini, Cherubin e Stendardo insieme a Dramè. Sportiello ritrova i pali dopo la squalifica, Maxi Moralez finisce per la terza gara di fila in panchina e davanti giocano Gomez e D’Alessandro a supporto di Pinilla.
Nel Genoa forfait di Borriello, Gasperini senza Perotti e Niang vara un attacco inedito schierando Iago Falque (in gol all’andata), Pavoletti e Lestienne. Senza De Maio e Tino Costa squalificati, i 1200 supporter genoani giunti a Bergamo ritrovano tra i primi undici in campo Roncaglia, Burdisso e Izzo in difesa con Kucka e Bertolacci nella zona mediana a battagliare i tre nerazzurri Cigarini, Carmona e Migliaccio.

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Partenza sprint degli ospiti, al 3’ Lestienne calcia al volo un cross lungo di Bertolacci rimettendo al centro e Sportiello è costretto all’intervento in tuffo per anticipare Pavoletti. Al 10’ Bertolacci da fuori area chiama ancora una volta in causa l’estremo difensore orobico e la Dea riesce a mettere fuori la testa solo al 13’ con Cherubin che in mischia costringe Perin alla parata.
L’attaccante cileno Pinilla inizia a ingranare al 14’, sul tocco di Dramè il numero 51 nerazzurro taglia il campo palla al piede da sinistra verso il centro e dopo una decina di metri lascia partire un destro violento che si spegne sopra la traversa. Dopo un paio di giocate molto interessanti per i compagni, Pinilla ha l’occasione più grande per il vantaggio e non la fallisce.
Un cross di D’Alessandro da destra taglia l’area di rigore, Stendardo sul secondo palo è pronto alla deviazione ma il difensore del Genoa Burdisso è sulla traiettoria e compie una mezza follia pallavolistica. L’argentino, invece di colpire di testa, intercetta il pallone con un braccio e vanifica l’occasione da gol, Gervasoni assegna il sacrosanto rigore, ma incredibilmente non ammonisce il genoano: Pinilla si presenta sul dischetto e con grande freddezza spiazza l’ex compagno Perin.
Come troppo spesso accaduto in passato, l’Atalanta dopo l’1-0 si chiude troppo e il Genoa inizia a tessere la sua manovra. Al 28’ Lestienne cerca il palo lungo con il destro a giro, ma Bellini sporca il tiro con una deviazione provvidenziale, dopo circa due minuti di pressione continua il Genoa perviene al pareggio e le colpe di Stendardo paiono evidenti. Sul cross da destra di Rincon, Pavoletti anticipa nettamente il diretto avversario e insacca di testa la palla dell’1-1.
Nel finale, con il Palermo sempre in vantaggio a Cagliari, la Dea prova ad alzare i ritmi e al 34’ ci pensa Cigarini a regalare un cioccolatino a Dramè. l’idea in verticale del numero 21 nerazzurro è perfetta, Dramè si incunea in area e controlla bene ma la conclusione ravvicinata trova Perin a chiudere lo specchio e per la Dea c’è solo un calcio d’angolo. Poco dopo Roncaglia stende in area D’Alessandro (ci starebbe il secondo rigore) ma l’ultima occasione del primo tempo è per Burdisso, la zuccata del numero 8 rossoblù è quasi vincente (47’) ma Pinilla è ben appostato sulla riga e respinge in angolo.

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Atalanta -Genoa CAMPIONATO SERIE A TIM 2014-15

Dopo il riposo, la Dea parte bene con Pinilla che strappa di forza un calcio d’angolo (51’) e chiama la Curva a spingere compatta. Cigarini (53’) da fuori area prova a impensierire Perin con un bel destro ma da quel momento in poi l’Atalanta spegne la luce. E in campo fa tutto il Genoa. Al 57’ Bertolacci si inventa uno slalom al limite, Cherubin viene saltato come un birillo e il sinistro che vale il 2-1 ospite è fin troppo semplice.
Passano appena quattro minuti e il Genoa segna il tris, su azione di rimessa Pavoletti serve Iago Falque (57’) che appena arriva Cherubin sposta la palla e supera Sportiello sul palo più lontano. La Dea è in grande difficoltà, al 62’ Rincon costringe Sportiello alla parata di piede, ma dopo un paio di occasioni atalantine (65’ Moralez e 68’ Pinilla) arriva l’incredibile poker del Genoa.
Su azione di rimessa Iago Falque si trova ancora uno contro uno con Cherubin, la giornata da incubo del numero 33 nerazzurro continua nel peggiore dei modi e dopo il dribbling secco arriva un altro sinistro a giro che accarezza l’incrocio dei pali e fa esplodere il settore ospiti.
Nel finale di gara ci provano Carmona (77’), Gomez (81’), Migliaccio(91’) e Pinilla (93’) ma l’Atalanta non riesce ad accorciare ancora il risultato e dopo 3’ minuti di recupero la festa per la salvezza matematica è decisamente sottotono. Lo speaker prova a caricare un po’ il traguardo raggiunto, ma Bergamo non reagisce con grandissima gioia e al Comunale si sentono solo i cori di festa dei tifosi genoani.
Atalanta – Genoa 1-4
Reti: 18’ Rig. Pinilla(A), 30’ Pavoletti(G), 57’ Bertolacci (G), 61’ e 73’ Iago Falque(G)
Atalanta (4-3-3): Sportiello; Bellini, Stendardo, Cherubin (75’ Benalouane), Dramè; Cigarini (60’ Moralez), Migliaccio, Carmona; D’Alessandro (65’ Bianchi), Pinilla, Gomez. All. Reja.
Genoa (3-4-3): Perin; Roncaglia, Burdisso, Izzo; Rincon, Bertolacci (83’ Mandragora), Kucka, Edenilson; Iago Falque (87’ Tambè), Pavoletti, Lestienne (67’ Bergdich). All.Gasperini.
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Ammoniti: Izzo(G), Migliaccio (A), Pinilla(A)