Una settimana ancora in zona arancione, in attesa del nuovo Dpcm e sperando di non diventare "rossi"
Il presidente Attilio Fontana: «Siamo in una zona arancione molto vicina al rosso. Questa è la situazione attuale».
Fino al 15 gennaio la Lombardia sarà zona arancione. Ciò comporta il ritorno a regole che ormai ben conosciamo: bar e ristoranti saranno chiusi, ma sarà consentito soltanto l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio; i negozi resteranno aperti; gli spostamenti saranno liberi dalle 5 alle 22 entro i confini del proprio comune di residenza e per sconfinare sia dai limiti comunali, sia dalla regione servirà quindi l’autocertificazione.
Limitazioni necessarie, dopo che la curva epidemiologica ha ripresa vigore durante le festività natalizie. Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dal Ministero alla Salute e dall’Istituto superiore di sanità, dopo ben sei settimane, l’Rt nazionale ha superato la soglia di 1, raggiungendo il valore di 1.03. L’indice Rt regionale è invece risalito fino a toccare l’1.27. «Il Governo ha modificato i parametri per la classificazione delle regioni – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova giunta lombarda il presidente Attilio Fontana -. Noi siamo in una zona arancione, molto vicina al rosso. Questa è la situazione attuale. Proprio per questo peggioramento dei numeri abbiamo ritenuto opportuno posticipare il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori».
Effettivamente su scala regionale gli indicatori dei contagi hanno ripreso a crescere. È dall’inizio dell’anno che l’indice di positività, ossia la percentuale delle persone positive al Covid in rapporto ai tamponi analizzati, è tornato ad attestarsi ben al di sopra del 10 per cento. Soltanto oggi il tasso è calato, scendendo al 10 per cento, mentre il valore massimo è stato registrato giovedì (7 gennaio), con una percentuale pari al 13,7 per cento.
I dati mostrano anche un aumento della pressione dei ricoveri sui reparti ospedalieri. Dopo settimane di calo sostenuto, all’inizio di gennaio la flessione dei pazienti nei reparti ordinari ha rallentato. Martedì scorso, la brusca inversione di tendenza, tanto che si sono contati 117 malati in più. Anche il calo dei pazienti in terapia intensiva pare essersi “raffreddato”, anche se fortunatamente la tendenza pare confermare comunque una leggera diminuzione. Ad oggi i pazienti gravi in Lombardia sono 456, 10 in meno di ieri, mentre quelli ospitati nei reparti di degenza ordinaria sono nel complesso 3.577, 141 in più rispetto a ieri.
Il posizionamento della Lombardia in fascia arancione resterà in vigore fino al 15 gennaio, giorno in cui scadranno i provvedimenti governativi. L’attenzione di tutti i cittadini è rivolta al giorno successivo, il 16 gennaio, quando entrerà in vigore un nuovo Dpcm che regolamenterà le nostre abitudini quotidiane. E alla luce di quanto emerso in settimana pare ormai scontato un nuovo giro di vite.