Vaccinazioni di massa anti-Covid, nella Bergamasca sono otto i centri individuati
Sono 42 linee vaccinali attivate, che gradualmente potranno crescere fino a 152 quando tutta la macchina andrà a regime
Otto centri per le vaccinazioni di massa, con 42 linee vaccinali attualmente attive che gradualmente potranno crescere fino a 152, quando tutta la macchina andrà a regime. Numeri che descrivono la campagna di vaccinazioni di massa contro il Covid nella Bergamasca, anticipati ieri (giovedì 1 aprile) in conferenza stampa dal coordinatore Guido Bertolaso.
In provincia i centri di massa saranno la Fiera di Bergamo e di Treviglio, il PalaSettembre di Chiuduno, il Cus di Dalmine, il Palaspirà di Spirano e i palazzetti dello sport di Sant’Omobono, di Clusone e di Zogno.
Tutti gli altri centri di dimensioni medio-piccole saranno utilizzati per l’erogazione dei richiami per gli anziani ultraottantenni, gli insegnanti e le altre categorie. Nei paesi più remoti e che distano più di 30 chilometri dai centri di massa, le vaccinazioni saranno gestite con unità mobili che Regione Lombardia ha affidato ad Areu.
Regione Lombardia ha fissato la data di inizio della fase massiva delle vaccinazioni al 12 aprile, con l’avvio delle somministrazioni per la fascia 75-79 anni (le prenotazioni sono partite questa mattina sul nuovo portale online delle Poste).
Nel complesso in Lombardia saranno 76 i centri vaccinali massivi, ognuno dei quali sarà aperto dalle 8 alle 20. Dal 12 al 30 aprile, nella prima fase massiva, saranno attivate in totale 450 linee vaccinali che garantiranno 65 mila somministrazioni al giorno. Dal 1 maggio si potranno raggiungere le 1.000 linee vaccinali le 144 mila somministrazioni quotidiane.