Il diluvio

Val Camonica, nella notte sono esondati due torrenti: quaranta persone evacuate, tre feriti

Braone e Niardo sono i paesi più colpiti, ma in tutto il territorio la furia dell’acqua ha bloccato strade e ferrovie e distrutto abitazioni

Val Camonica, nella notte sono esondati due torrenti: quaranta persone evacuate, tre feriti
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A Bergamo, la tanto attesa pioggia è arrivata due sere fa, ma senza riversare troppi millimetri e soprattutto (fortunatamente) senza creare danni; al contrario, in Val Camonica l’arrivo dell’acqua ha creato non pochi disagi.

Nella notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 luglio, il diluvio non solo è arrivato più abbondante che a Bergamo, ma ha portato con sé disastri e feriti. Come racconta PrimaBrescia, la situazione più grave si è verificata a Braone e Niardo, due piccoli paesi rispettivamente da seicento e poco più di mille abitanti, che sono stati investiti dal fango. Il tutto, a causa dell’esondazione del torrente Re, tanto che nella notte una quarantina di persone sono state evacuate e portate al sicuro, tre sono rimaste ferite.

L’intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Edolo è stato immediato e ha coinvolto due squadre con autopompa serbatoio. Non solo il torrente Re, ma anche il Cobello è esondato. I due corsi d’acqua, gonfi di pioggia, hanno invaso la statale 42 colpendo delle auto in transito e poi varie abitazioni civili. La strada risulta inagibile, tanto che la Provincia ha deciso di sospendere la circolazione, e anche lungo la ferrovia è stato bloccato il transito.

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Danni alle persone, tanto spavento e problemi all’agricoltura. Coldiretti Brescia ha segnalato infatti forti danneggiamenti a due aziende del territorio, l’Agrimacelleria Surpi Claudio e l’Azienda Agricola zootecnica di Blanchetti Massimo. Sono state disperse diverse attrezzature, trascinate a valle e sommerse da fango e detriti. Anche il settore dell’allevamento ha sofferto, con la distruzione di fieno e scorte per l’inverno.

Davanti agli effetti di un’esondazione così forte, è arrivato il messaggio di vicinanza dal consigliere regionale Francesca Ceruti, membro della Commissione ambiente e Protezione civile: «Tutta la mia solidarietà alle famiglie colpite e un plauso a Vvf, Protezione civile e ai volontari accorsi. Esprimo costernazione e dolore per l’immane devastazione ambientale che ha colpito gli abitanti di Braone e Niardo. Sono vicina ai cittadini dell’Alta Valcamonica e ai sindaci dei paesi coinvolti, che hanno tutto il mio affetto e la mia solidarietà. Mi auguro che le persone ferite, fortunatamente non in maniera grave, possano riprendersi al più presto. Ci vorrà tempo e impegno per ripristinare tutto. Ultimamente assistiamo e frequenti episodi di maltempo che in pochissimo, con grande ferocia, devastano abitazioni e ambiente. Purtroppo sono gli effetti di un clima che è cambiato e che deve farci comprendere come azioni importanti siano necessarie per scongiurare effetti ancora più dannosi».

Dalla siccità alla troppa acqua, dai fiumi al minimo vitale a quelli in piena rovinosa: il clima in quest’estate torrida sta facendo le bizze e a pagarne il prezzo più alto sono i paesaggi, i territori e le persone.

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