Che polemica!

Valbondione, niente voli in elicottero al Brunone. La lettera: «Nessuno pensa a noi disabili»

Legambiente e Cai si erano espressi in modo fortemente contrario all'iniziativa e alla fine gli organizzatori hanno annullato il primo appuntamento. Un lettore in carrozzina, però, ci scrive amareggiato: «Per noi era un'occasione unica. Confido in un una nuova visione della realtà, più vicina alla gente e meno filosofica»

Valbondione, niente voli in elicottero al Brunone. La lettera: «Nessuno pensa a noi disabili»
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Per ora, hanno vinto Legambiente e Cai. Valbondione, più precisamente il vicesindaco Walter Semperboni, ha annunciato che la "gita" in elicottero in programma domani (domenica 28 giugno) al Rifugio Brunone è stata cancellata. In programma ne restano altre due, in programma per il 23 agosto e il 20 settembre (al Barbellino e al Coca), del cui destino ancora non si sa nulla.

Nei giorni scorsi, le polemiche erano state molte per questa iniziativa, promossa dal sindaco di Valbondione Romina Riccardi e dall'associazione turistica locale. Il primo ad alzare la voce è stato il presidente di Legambiente Bergamo, Nicola Cremaschi, con una dura lettera, diretta alla Riccardi e a Ivan Caccia, presidente del Parco regionale delle Orobie Bergamasche, nella quale si lanciava anche una velata minaccia: se le gite in elicottero non fossero state annullate, Legambiente si sarebbe vista costretta a «cancellare le uscite che abbiamo previsto quest’estate nel vostro territorio e a sconsigliare ai nostri soci di frequentare rifugi e sentieri che amiamo. È l’unico modo che abbiamo per farvi capire il nostro dissenso».

Nicola Cremaschi, presidente di Legambiente

Sulla stessa posizione, sebbene decisamente più soft, anche il Cai. A loro parere, non sono queste iniziative a favorire il turismo in montagna, a "insegnare" il rispetto per le Orobie. Sul blog Ruralpini - Resistenza rurale, inoltre, è stato pubblicato un post molto duro contro l'iniziativa. Effettivamente, il volo in elicottero al Brunone (che vantava già 106 prenotazioni) rischiava di violare la Zona di protezione speciale imposta nell'area, che di fatto vieta questo tipo di attività.

C'è anche, però, chi la pensa diversamente. Un nostro lettore, Mauro Colombo, ci ha inviato una lettera che vede come destinatari anche il presidente di Legambiente e il Cai e nella quale, da disabile, difende iniziative come quelle organizzate dall'Amministrazione di Valbondione.

«L’Ufficio Turistico Valbondione, nelle scorse settimane, aveva organizzato una stupenda iniziativa per portare i turisti in vetta alle nostre magnifiche montagne della Bergamasca. Tre erano le giornate previste (nell’arco dei mesi estivi) in cui un elicottero avrebbe portato i passeggeri a far visita ai Rifugi più iconici della nostra catena alpina. Occasione ghiotta e meravigliosa per gente anziana appassionata di montagna che ha passato la vita nella natura ma che ora, data l’età e magari anche qualche intervento chirurgico che rende impossibile il ritorno in vetta (quindi invalidi), finalmente può tornare nei luoghi tanto amati, anche solo per qualche ora.

Occasione, invece, quasi unica e irripetibile per gente come me, per esempio, in sedia a rotelle, che non ha mai potuto recarsi in certi luoghi impossibili. Il poter salire in vetta per una volta: un sogno!

Ultimamente, tutti solidali con i disabili, soprattutto a parole, su tanti giornali e TG, solidali sempre con chi è meno fortunato, a patto che se si deve bere un caffè o andare a far la spesa, gli si possa anche parcheggiare sul posto riservato o che, ristrutturando piazze ed edifici, si lascino tutti quei cari gradini tanto amati. Così, con la stessa filosofia e coerenza, si fa avanti Nicola Cremaschi, che a giudicare dai suoi pensieri nel mondo digitale, non è soltanto il paladino della natura, ma anche di qualunque altra minoranza della nostra civiltà. E a questo punto, provi anche ad esserlo per chi è davvero meno fortunato.

Capisco e concordo che la fauna delle nostre Orobie vada tutelata e protetta; personalmente, detesto quando noto la noncuranza di certi “amanti della natura” che lasciano rifiuti ovunque. Credo anche però che in questo periodo di lockdown, la nostra fauna si sia divertita a scorrazzare indisturbata e non penso che con tre giornate di volo in quattro mesi venga arrecato un danno così irreparabile.

Sono amareggiato da come abbia espresso la sua opinione in modo così dittatoriale e, vorrei ricordargli, che proprio contro atteggiamenti simili, lui stesso ha da replicare. La speranza è di un ritorno sui propri passi da parte del Presidente di Legambiente. Confido in un una nuova visione della realtà, più vicina alla gente e meno filosofica».

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