L’incubo

Valle d’Aosta, escursionisti bergamaschi minacciati per 3 ore in un rifugio

Un uomo in stato di alterazione li ha minacciati con un piccone

Valle d’Aosta, escursionisti bergamaschi minacciati per 3 ore in un rifugio
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Non sempre la montagna è rilassante. Un gruppo di escursionisti bergamaschi, la sera di sabato 29 agosto, è rimasto bloccato dalle minacce di un uomo in stato di alterazione al Rifugio Baita Belvedere, Champoluc, Valle d’Aosta. «C’era tensione per via di una discussione tra il nostro gruppo e un signore che era lì da solo e aveva questionato per via del nostro cane», racconta Fabio Zamblera a L’Eco di Bergamo. Poi il “signore”, titolare di un’azienda dedita alla coltivazione del riso nel Vercellese, comincia a fare commenti pesanti ad alta voce. Poi esce e minaccia i bergamaschi da fuori con un piccone. È un volto noto del rifugio, il facinoroso, e alla fine la comitiva decide di chiamare i carabinieri. I militari di Brusson riconoscono l’uomo. Lo sottopongono a test antidroga, a cui risulta positivo, e a Tso. Quindi lo portano via.

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