Vent’anni fa costò oltre due miliardi: a Leffe torna a galla il “Titanic” coi fondi della Regione
Inaugurato in pompa magna con l'arrivo del nuovo Millennio, finì in rovina in pochi anni. Cause legali, danni imputati a progettista ed imprese poi la rinascita: nel 2021 il lotto con i giochi dei più piccoli, ora la parte più corposa grazie ai fondi del Pirellone
di Giambattista Gherardi
Mezzo milione di euro per completare un intervento atteso da quasi vent’anni. Lo scorso 3 marzo Regione Lombardia ha diramato un comunicato relativo ai finanziamenti concessi per il Bando “Rigenerazione Urbana” e fra i destinatari in Bergamasca c’è anche il Comune di Leffe al quale andrà un contributo a fondo perduto di 500.000 euro per completare il secondo lotto della ristrutturazione del Parco S.Martino, posto in pieno centro vicino all’omonima chiesa annessa all’Oratorio. Per l’amministrazione guidata dal sindaco Marco Gallizioli (ancora non ha sciolto la riserva per la candidatura al secondo mandato alle ormai prossime elezioni) si tratta senza dubbio di un risultato importante, destinato a porre fine ad anni di degrado di un’area finita al centro anche di un annoso contenzioso legale fra Comune, progettista ed imprese esecutrici.
Nel 1999 il concept ideato dall’architetto Paolo Fabri di Bergamo aveva portato alla creazione di una grande “nave”, con muri di contenimento e forma complessiva che avevano visto affibbiato alla struttura il nomignolo di “Titanic”. In quel nome erano condensati l’incredibile impegno finanziario (l’amministrazione dell’allora sindaco leghista Carlo Enea Pezzoli spese oltre due miliardi e duecento milioni di vecchie lire) ma anche il presagio di un successivo destino non certo fortunato. La struttura sin dai primi anni di (scarso) utilizzo mostrò problemi progettuali e strutturali, e nell’aprile 2009 il Comune (allora retto dal sindaco Giuseppe Carrara) avviò un procedimento giudiziario, chiamando in causa oltre al progettista anche le imprese esecutrici (Pasinelli & Negrinotti di Solto Collina e Biella di Calcinate). Solo nel 2017 sono arrivate la sentenza del Tribunale e la definitiva chiusura delle pratiche, con circa 320.000 euro a favore del Comune.
“Grazie a questi fondi - spiega il vicesindaco Santo Pezzoli che segue i lavori pubblici - abbiamo avviato un primo lotto di lavori, completati lo scorso anno. Siamo intervenuti sulla parte più alta del parco, cui si accede dal sagrato della chiesa di San Martino, installando nuovi giochi per i più piccoli, pavimentazione a norma e murales dedicati all’epopea dei Copertini e all’antico Dopolavoro, il complesso creato nel 1928 con sala cinematografica e demolito (poiché fatiscente) nel 1999, per fare posto al “Titanic”.
Ora i fondi regionali consentiranno di intervenire sul resto della struttura, attualmente in stato di abbandono. Complessivamente il Parco San Martino prevedeva circa 1200 metri quadrati di parco, con diversi livelli collegati da scale e rampe e due piani interrati di autorimesse (le “stive”, nel concept architettonico). “I rilievi effettuati in fase progettuale per il nuovo lotto - spiega Pezzoli - hanno evidenziato una situazione ancor più allarmante di quella pur grave riconosciuta dai giudici. Grazie all’impegno dello studio Cortinovis Perolari di Vertova abbiamo optato per la soluzione radicale di tutti i problemi. Nell’area un tempo ideata per ospitare un anfiteatro all’aperto verrà creata un’area verde attrezzata, mentre i locali utilizzati per qualche tempo come bar diventeranno la sede dell’Associazione Carabinieri Media Valle Seriana”. Complessivamente il progetto di questo secondo lotto supera i 700.000 euro, ed evidentemente il contributo regionale da 500.000 euro darà la spinta decisiva. E, incredibile ma vero, il Titanic di Leffe tornerà a navigare.