di Wainer Preda
C’era persino una nave vichinga. E stando al meteo glaciale, nemmeno troppo fuori posto. Ci si è messo il maltempo a condizionare la sfilata di Mezza Quaresima a Bergamo.
Dopo mesi di siccità, domenica pomeriggio la pioggia e un vento gelido hanno provato a guastare la festa organizzata dal Ducato di Piazza Pontida.
Le ventimila persone arrivate in città se la sono cavata alla bell’e meglio con ombrelli e kway, per assistere al passaggio dei carri, bande e gruppi folcloristici.
La parata si è snodata da piazzale Marconi a via Broseta tra due ali di folla infreddolita.
Doveva essere la sfilata dei record. Sarà per la prossima. Intanto, oltre cinquanta i carri lungo il corteo. Il primo a esibirsi, quello ucraino con una statua dorata simbolo di Pace, Speranza e Libertà.
E poi un tripudio di costumi. Da quelli veneziani, ai boliviani passando per i pirati della Valseriana. Premio per il miglior gruppo a Harry Potter formato Gromlongo. Per il miglior carro a “Welcome to the jungle” di Castelli Calepio.
Mentre il tradizionale messaggio lanciato dalla manifestazione con il rogo della Vecchia, stavolta, ha riguardato l’eccessivo consumo di suolo nella Bassa Bergamasca.