Violenta lite tra due marocchini in strada: uno è ricercato e finisce in carcere
Lo scontro è stato così duro che sul posto sono arrivate anche due ambulanze. Il ferito più grave è stato trasferito all’ospedale di Ponte San Pietro: qui i carabinieri hanno scoperto che avrebbe dovuto scontare 6 anni di reclusione per reati contro la persona e il patrimonio
Un cittadino di origine marocchina è stato arrestato dai carabinieri di Treviglio ieri sera (martedì 23 giugno) al termine di una violenta lite scoppiata con un suo connazionale all’esterno di un locale di Dalmine, su via Provinciale. I militari dell’Arma erano impegnati in servizi straordinari di controllo del territorio in seguito alle segnalazioni (tra cui anche quella del sindaco Francesco Bramani) di atti vandalici e di comportamenti di disturbo della quiete pubblica, quando è scoppiata la colluttazione.
Lo scontro tra i due cittadini stranieri è stato particolarmente violento tanto che oltre ai carabinieri, intervenuti per sedare la rissa, sono arrivati sul posto anche i sanitari del 118 con due ambulanze. Il ferito più grave è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Ponte San Pietro per essere medicato. Qui gli uomini dell’arma, nel corso degli approfondimenti per chiarire la dinamica della vicenda, hanno scoperto che avrebbe dovuto scontare circa 6 anni di reclusione a causa di svariate condanne per reati contro la persona e il patrimonio.
Ma non solo; è emerso anche che le generalità fornite dall’uomo erano diverse da quelle riportate sull’ordine di carcerazione emesso a suo carico. L’identità di Y.E.F., 30enne marocchino, è stata associata a quella del 32enne A.E.H. grazie ad una minuziosa consultazione delle banche dati, dei rilievi foto-dattiloscopici, al confronto delle caratteristiche fisiche e dei caratteri salienti della persona come, ad esempio tatuaggi e cicatrici.
L’uomo, inizialmente piantonato nella struttura sanitaria, è stato quindi portato al Comando Compagnia di Treviglio, in attesa di essere trasferito questa mattina (mercoledì 24 giugno) al carcere di Bergamo. Per la seconda persona coinvolta nella lite, sulla quale pende un provvedimento di espulsione, è stata invece avviata la procedura per l’espatrio.
Infine, nel corso dell’attività straordinaria di questa notte, i carabinieri hanno controllato una quarantina di veicoli in transito e una sessantina di persone che frequentano parchi pubblici e locali di Dalmine.