Accusato di violenza sessuale su minori, viene dichiarato incapace d'intendere e volere
In aula un giostraio bergamasco 56enne, che deve rispondere di reati commessi anche nel Riminese. Potrebbe ora evitare due processi
Dichiarato incapace di intendere e di volere un 56enne bergamasco, di professione giostraio, accusato del pesantissimo reato di violenza sessuale su minori.
Il responso del tribunale di Bergamo
La decisione, come riportato oggi (mercoledì 28 giugno) da Il Resto del Carlino, è arrivata dal Collegio del tribunale cittadino, dopo che gli esperti incaricati di effettuare le perizie hanno dato un responso in questo senso: gli ermellini hanno così deciso per il non luogo a procedere e, di conseguenza, non ci sarà alcun processo nei suoi confronti. Un atto che, però, rischia di compromettere un altro procedimento a carico dell'uomo, stavolta per dei fatti avvenuti in provincia di Rimini tra il 2018 e il 2019.
Gli episodi in provincia di Rimini
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il soggetto, dopo essere giunto nella provincia in concomitanza di una grande fiera, avrebbe cercato di adescare diversi ragazzini tra i 13 ed i 14 anni. Con la scusa di offrire alcuni biglietti e gettoni gratis per autoscontri e altre attrazioni, avrebbe chiesto loro il numero di cellulare, inviando poi messaggi sempre più espliciti attraverso Whatsapp e Messenger.
A un certo punto, era arrivato addirittura a chiedere delle foto di nudo. Tuttavia, i genitori dei minorenni avevano scoperto l'accaduto ed erano andati a denunciarlo dai carabinieri. Il giostraio è quindi finito a processo anche qui, difeso dall'avvocato Cinzia Bonfantini, che ha chiesto per lui una perizia per accertare la capacità di intendere e volere. La legale, infatti, sostiene che sia affetto da una disabilità intellettiva.