Volo di tre metri in un cantiere a Cividate al Piano: 56enne con fratture a testa e viso

La mattina di oggi, mercoledì 1 settembre, alle 10.45 circa, in un cantiere edile a Cividate al Piano un uomo, M.A. di 56 anni, è precipitato al suolo da un'altezza di circa tre metri mentre era intento a posare del materiale isolante sulla facciata in piedi su una tettoia sporgente.

Seppur l'uomo sia sempre rimasto cosciente, le sue condizioni sono apparse gravi sin da subito. Il primo a soccorrerlo è stato un altro artigiano presente nel cantiere, che ha anche allertato il 118. Sul posto sono intervenuti ambulanza ed elicottero in codice rosso. Il 56enne è stato trasportato al Pronto Soccorso del Papa Giovanni di Bergamo, dove sono state riscontrate fratture alla testa e al viso, con successivo ricovero presso la terapia intensiva.

Nel pomeriggio, Ats Bergamo ha spiegato che non ci sono testimoni diretti della caduta, e che pertanto andrà sentito l'infortunato, quando possibile, per ricostruire le fasi dell'infortunio. Il personale tecnico di Ats recatosi in cantiere, nel frattempo, ha provveduto al divieto d'uso della parte interessata dall'incidente sino al ripristino delle condizioni di sicurezza, «che al momento non erano adeguate».

Sergio Piazzolla, responsabile Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro Ats Bergamo ha commentato: «In generale, la caduta dall'alto è una modalità di infortunio in lieve diminuzione come frequenza, ma che resta di elevata gravità quando accade. Nelle ultime settimane si è tuttavia assistito a una recrudescenza di questa specifica modalità. In particolare, per prevenire le cadute nei cantieri devono essere predisposte adeguate opere provvisionali (per esempio robusti parapetti sui bordi della tettoia o copertura oppure punti di ancoraggio per imbragature da indossare da parte dei lavoratori). Ats Bergamo ha già programmato l'attivazione di un progetto-gruppo di lavoro sulla prevenzione delle cadute dall'alto nell'ambito dell'Intesa provinciale sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro avviata nel 2018. Al progetto condiviso, che si occuperà sia di formazione dei lavoratori, sia di diffusione delle tecniche di prevenzione, parteciperanno rappresentanti delle associazioni, enti, istituzioni e parti sociali».