22 milioni di utenti da risarcire?

Wind chiede tre volte scusa

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Il black out della rete telefonica e web di venerdì 13 è durato più di 5 ore. Poi, alle quattro del pomeriggio, l'azienda ha twittato: «Anomalie in via di risoluzione». Qualche minuto dopo, il comunicato stampa ufficiale ha annunciato la fine del disservizio: «L’anomalia riscontrata sulla rete fissa e mobile è in via di risoluzione definitiva. Permangono alcune difficoltà, che l’azienda sta completamente risolvendo, solo in isolate aree geografiche. Sono in corso di verifica le cause che hanno determinato questa eccezionale anomalia».

L'azienda si è scusata tre volte. La prima ammenda è arrivata già da mezzogiorno, dall'account di Wind (@winditalia): «Abbiamo ancora difficoltà generalizzate sulla rete: i nostri tecnici sono a lavoro. Comprendiamo e ci scusiamo per il grosso disagio». Poi tramite agenzia. «Stiamo facendo verifiche ma per il momento possiamo dire di avere registrato anomalie nelle trasmissione dati che sono in via di soluzione e qualche disservizio sulla rete mobile». Oggi, sul sito dell'azienda telefonica, è apparsa anche una lettera di scuse ai clienti: «Cari clienti, ieri si è verificato un evento eccezionale, un’anomalia sulla nostra rete vi ha coinvolto per alcune ore. Ci dispiace molto. Sappiate che abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per ripristinare i servizi nel più breve tempo possibile».

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Intanto, sul sito del Codacons è disponibile un link rivolto agli utenti messi in difficoltà dai disservizi. Partirà una maxi-richiesta di risarcimento danni: «Dovranno essere risarciti 3 milioni di utenti di telefonia fissa, almeno altrettanti titolari di sim e un numero non ancora ben precisato di clienti con casella di posta elettronica @libero.it». Della stessa idea anche Altroconsumo, che non esclude la class action.

Wind, Infostrada ADSL e le relative connessioni 3G non hanno funzionato in tutta Italia per l'intera mattinata e buona parte del pomeriggio del 13 giugno. Il il black out ha scatenato lamentele a non finire, tanto che gli hashtag #infostrada e #winddown sono stati tra i top trend di Twitter. Tantissime persone per gran parte della giornata non sono riuscite a connettersi alla rete e non hanno funzionato nemmeno i siti correlati (Infostrada.it). I problemi sono cominciati giovedì: le prime segnalazioni provenivano da Vigevano, in provincia di Pavia, ma sembravano circoscritte. Dalle 11 della mattina successiva è iniziato il silenzio delle connessioni nelle città di Napoli, Modena, Milano, Torino, Vicenza, Vigevano, Roma, Palermo e Ferrara.

 

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La pagina Twitter e il sito dell’azienda sono state poste sotto assedio, completamente bloccati da utenti infuriati. Inutile contattare l’assistenza (numero 155), perché le linee erano sovraccariche. Una beffa, dato che BlogMeter ha appena collocato Wind al vertice della classifica dei Facebook Top Brands di maggio 2014, per aver dimostrato di essere l'azienda che risponde più velocemente su Facebook (tempo medio di risposta al cliente di soli 11 minuti).

Gli abbonati di Wind sono 22 milioni in telefonia mobile, pari al 24,3% del mercato.

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