L'abbraccio di Bergamo a Stendardo «Un privilegio sentire questo calore»
Alle spalle l'incredibile sconfitta di Bologna, nel mirino già la prossima gara di campionato con il Milan: in mezzo ai due impegni, Guglielmo Stendardo ha incontrato ieri i tifosi all’Atalanta Store di OrioCenter. Il 3-0 subito in terra emiliana evidentemente è già stato addolcito dall’ottima classifica della Dea, ma non era affatto scontato vedere una fila così lunga all’esterno del negozio nerazzurro per il numero 2 di Edy Reja, uno tra i più positivi in questo inizio di stagione, galvanizzato dalla cura del tecnico goriziano. Stendardo è arrivato poco dopo le 18 al secondo piano del grande centro commerciale, dopo i primi sorrisi e un applauso spontaneo nato dalla gente in coda ha fatto il suo ingresso all’interno dello Store. E prima di concedersi ad autografi e fotografie ha parlato con i giornalisti.
Willy Stendardo, non sei uno da copertina per le grandi giocate e i gol da urlo, eppure c’è tantissima gente che ti aspetta per foto e autografi.
Per me è molto importante questo calore, questa vicinanza da parte dei tifosi. I bergamaschi mi hanno fatto sentire il loro appoggio in ogni circostanza, io sono un uomo fortunato ed un privilegiato perché faccio parte di una famiglia come quella dell’Atalanta. Nel calcio di oggi, la Dea rappresenta una società modello sotto tutti i punti di vista e credo che nessuno possa dire il contrario. Noi giocatori abbiamo la grande responsabilità di indossare una maglia importante, una maglia che rappresenta una città e una tifoseria con aspettative e grandi valori. Dobbiamo dimostrare di onorare l’Atalanta dentro e fuori dal campo. Sempre. Il sostegno non manca mai, gli atalantini sono fatti così.
Fa specie vedere un bagno di folla tale nonostante la sconfitta maturata a Bologna.
Sono dispiaciuto, credo che l’Atalanta nel primo tempo abbia fatto una buona partita creando anche un paio di occasioni molto importanti. Purtroppo siamo andati sotto nella ripresa. In sede di presentazione auspicavo continuità dopo la bellissima vittoria contro la Lazio, ma a Bologna abbiamo visto che qualcosa ancora ci manca. Soprattutto nel finale delle gare abbiamo commesso delle ingenuità: bisogna migliorare, lavorandoci sopra. Sabato andiamo in casa del Milan, è una sfida tosta e ce la giochiamo, ma nel complesso considero positivo l’avvio di stagione dell’Atalanta.
Proviamo a spiegare: forse è mancata cattiveria in avanti?
È vero, l’impressione è questa. Con più determinazione oggi potremmo parlare di un altro risultato e di una classifica ancora migliore. Sono questi gli aspetti su cui l’Atalanta deve lavorare, ma voglio comunque sottolineare come al Dall’Ara siano stati gli episodi a fare la differenza. Prestazione e risultato non sono in sintonia, l’Atalanta non meritava certamente di perdere 3-0.
Il rendimento esterno non è il massimo, sembrate afflitti dal “mal di trasferta”.
Mi auguro che l’Atalanta possa davvero dare un segnale importante nella sfida con il Milan a San Siro. I numeri sono lì da vedere, fuori abbiamo fatto fatica e il rendimento non è come quello in casa. Va detto che abbiamo giocato sul campo di Inter, Juventus e Fiorentina. Gare con un coefficiente di difficoltà molto alto. Sabato a Milano affronteremo una squadra che arriva da tre vittorie di fila ed è in un gran momento. Giochiamocela, come sempre.
Piccola nota positiva: il Milan sarà senza “Jack” Bonaventura.
Sono sincero, per noi è un bel vantaggio perché Giacomo sta dimostrando al Milan tutto il suo valore: la sua assenza non è un dettaglio. Andiamo a giocarcela a viso aperto cercando ci limare i difetti e riproponendo quanto abbiamo dimostrato in casa.