Zaccaria, morto investito a 19 anni dal bus che voleva prendere in stazione
Il giovane era con il monopattino, che stava in quel momento spingendo a piedi. Aveva appena trovato lavoro
Una domenica nera in piazzale Marconi, il 18 febbraio: un ragazzo di 19 anni è stato investito e ucciso da un autobus di linea alle 8.40. Il giovane era con il monopattino, che stava in quel momento spingendo a piedi, ed è stato travolto dal bus. La vittima si chiamava Zaccaria Belatik, di famiglia marocchina ma nato in Italia. L'autista non lo avrebbe visto e ha trascinato per alcuni metri la vittima e il monopattino.
Il racconto degli amici
Gli amici hanno raccontato che si erano incontrati e volevano andare in Borgo Palazzo, per questo stavano aspettando il tram. Ma il tram non arrivava e il bus della linea 8 di Atb, diretta a Gleno-Seriate, era in partenza. Allora Zaccaria, correndo, ha cercato di far fermare il mezzo, ma senza successo. La tragedia si è consumata in pochi secondi. Uno dei due amici, sotto choc e lievemente ferito, è fuggito: a ritrovarlo sono stati i carabinieri. Sotto choc l’autista del bus, 55 anni, portato in ambulanza in ospedale.
Chi era
Abitava con la famiglia a Brembate, Zaccaria. Aveva raggiunto alcuni amici in centro a Bergamo con un altro autobus. Zaccaria, nato e cresciuto a Brembate, aveva una sorella e un fratello più piccoli. Sarà sepolto a Casablanca. Dopo essersi diplomato in un istituto tecnico aveva trovato lavoro da un paio di mesi come operaio in un’azienda di Brembate che produce additivi per materie plastiche. Di recente aveva anche ottenuto l’abilitazione per guidare il muletto in azienda.
Le parole del sindaco
«La vicenda mi ha molto colpito – ha scritto Gori su Facebook -. Zaccaria Belatik aveva solo 19 anni. Non so come sia potuto accadere. Posso però immaginare il dolore dei suoi genitori e dei suoi fratelli. Perdere un figlio così giovane è una cosa straziante. Come padre e come sindaco del Comune di Bergamo, azionista della società Atb, esprimo più profondo cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Zaccaria».