Lutto a Zanica. Nella notte tra sabato e domenica 26 ottobre è morta Chiara Ferrari all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dopo aver combattuto contro un tumore.
Anima del paese, del volontariato e della vita sociale della comunità, in tanti avevano conosciuto la 52enne. E non solo a Zanica, ma anche Bergamo. Qui, infatti, era stata il volto sorridente di una vigilessa gentile e rispettata.
Si unisce nel dolore, anche la Giunta di Palafrizzoni, la stessa sindaca Elena Carnevali aveva conosciuto Chiara da assessore alle Politiche sociali con il sindaco Roberto Bruni. Oggi (martedì 28 ottobre) i funerali alle 14.30 nella parrocchia del paese.
Chi era
Chiara lavorava da trent’anni in Comune a Bergamo, dove era arrivata giovanissima come vigilessa e poi passata all’Ufficio personale. Come riporta oggi L’Eco di Bergamo, negli anni era diventata un punto di riferimento, non solo professionale. Molti colleghi, in questi giorni, hanno ricordato la sua disponibilità.
La prima cittadina Carnevali, ha parlato di «una persona amata e stimata da tutti per la professionalità e per la sua disponibilità nei confronti di chiunque avesse con lei relazioni», mentre l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni l’ha definita «una bella persona, molto solare, caratterizzata da una gentilezza di cuore».
Ma Chiara era anche una figura molto presente nella vita del suo paese: attiva nel volontariato e in oratorio, sempre pronta a dare una mano. Una qualità che, stando alle voci di Zanica, tutta la sua famiglia condivide: i genitori, Pippo e Piera, e le sorelle Rossana, Francesca e Silvia, da anni impegnati nel tessuto sociale del paese.
Solo due mesi fa la malattia
La malattia era arrivata solo due mesi fa. Sembrava che la cura stesse dando i primi risultati, ma un’infezione improvvisa alla bocca ha cambiato tutto in pochi giorni. «Rispondeva bene alla chemioterapia, poi è subentrata un’infezione, e nella notte tra mercoledì e giovedì c’è stato il crollo», ha raccontato la sorella Rossana.
Tantissime persone, tra cui anche il sindaco Luigi Locatelli, hanno voluto passare alla Casa del commiato di Grassobbio.
Amava la vita
Chiara amava la montagna, la musica – in particolare i Pinguini Tattici Nucleari – e i viaggi. Due anni fa aveva realizzato un sogno: un viaggio a New York con la famiglia per i quindici anni di matrimonio. Un altro era in programma a Barcellona, sarebbe dovuta andare a metà ottobre, ma poi la malattia l’ha fermata. Aveva però insistito perché il marito Giuliano, i figli Davide (17 anni) e Luca (12 anni), le sorelle e i cugini partissero lo stesso.
«Era il sogno che aveva condiviso con i figli, ma aveva rassicurato tutti dicendo che lo avrebbe realizzato quando si fosse sentita meglio», ha ricordato la sorella. Purtroppo, Chiara si è spenta prima.