Dal 29 ottobre

A Bergamo, vicino al Teatro Donizetti, arriva l’Albero dei Tutti, per ricordare le vittime della mafia

La scultura, in città fino al 18 novembre, è stata realizzata dall'artista ladino Gregor Prugger da un'idea della Fondazione Falcone

A Bergamo, vicino al Teatro Donizetti, arriva l’Albero dei Tutti, per ricordare le vittime della mafia

Un grande abete che, all’estremità dei suoi rami, come gemme, ha le figure delle vittime della mafia in Italia: l’Albero dei Tutti, la scultura nata da un’idea della Fondazione Falcone dell’artista ladino Gregor Prugger, sarà inaugurata mercoledì, 29 ottobre. Verrà collocata all’angolo tra il Teatro Donizetti e Largo Gavazzeni, a Bergamo, e ci rimarrà fino al 18 novembre.

Tante autorità alla cerimonia

Alla cerimonia, che si terrà la mattina alle 11, prenderanno parte il vicepresidente di Confcommercio Bergamo, Luciano Patelli, la vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia con delega a Legalità e sicurezza, Patrizia Di Dio, il prefetto Luca Rotondi e l’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco.

Saranno presenti anche la sindaca Elena Carnevali, il delegato per le relazioni istituzionali della Diocesi, Giulio Dellavite, il presidente della sezione Alpini di Bergamo, Giorgio Sonzogni, il curatore del progetto Alessandro De Lisi e lo stesso scultore.

L’Albero dei Tutti a Bolzano

In ricordo delle vittime della mafia

L’albero, del cui posizionamento si stanno occupando in collaborazione Comune, Vigili del fuoco, carabinieri, polizia e Alpini, proviene dal bosco altoatesino di Pilat ed è lungo tredici metri, alto sei e largo altrettanti. Le centinaia di piccole statue ritraggono donne, uomini e bambini assassinati dalla mafia, trasformando l’opera in un gigantesco monumento della memoria.

Si tratta della più grande scultura al mondo per ricordare le vittime della criminalità organizzata e promuovere la lotta alle mafie. Prima del capoluogo orobico, è stata posizionata a Bolzano (la cui Provincia autonoma ha collaborato all’installazione itinerante), ma anche a Firenze, Roma e Trieste ed è nata da una proposta della Fondazione Falcone per il trentennale delle stragi mafiose.