Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura: presentati i primi 405 progetti
Soddisfazione bipartisan da parte delle Amministrazioni: «Alleanza tra le due città in più del 75 per cento delle idee presentate»
L’appello lanciato da Palazzo Frizzoni e dalla Provincia a presentare idee per connettere Bergamo e Brescia in vista dell’appuntamento del 2023, che vedrà le due città unite come Capitali italiane della Cultura, pare aver dato i suoi frutti.
La Cabina di regia riunita oggi (venerdì 17 settembre) ha ricevuto i primi 405 progetti presentati da oltre trecento enti e organizzazioni: al momento, oltre il 75 per cento dei documenti ricevuti definisce una stratta alleanza tra i due capoluoghi.
«Stiamo entrando nel vivo della costruzione del dossier ed è emerso l’alto numero di progetti che prevedono un’alleanza, o che sono condivisi tra partner delle due città – sottolinea Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura di Bergamo -. Ciò implica che sono stati compresi gli obiettivi che abbiamo dichiarato fin da subito. Nelle prossime settimane confidiamo arrivino altre proposte da entrambi i territori: saremo pronti a valutarle e, a gennaio 2022, a presentare il dossier del nostro progetto di Capitale».
È emersa anche una buona diffusione territoriale (il 70 per cento dei progetti coinvolge il Comune di Bergamo, mentre il 52 per cento il territorio provinciale), oltre a una distribuzione equamente condivisa tra le quattro aree tematiche: 37 per cento “Città dei Tesori Nascosti”, 24 per cento “La Cultura come Cura”, 19 per cento “La Città che Inventa”, 10 per cento “La Città Natura”. C’è poi un ulteriore 10 per cento di idee che comprende temi diversi o non specificati.
Le prossime settimane saranno dedicate alla ricezione di progetti già annunciati e non ancora pienamente definiti, all’analisi approfondita delle proposte e alla costruzione di una programmazione finalizzata alla redazione del dossier.
«L’ampia e vivace risposta arrivata ci conferma che l’assegnazione del titolo di Capitale poggia su un terreno fertile, più che pronto a considerare la cultura uno dei pilastri dello sviluppo sociale ed economico delle comunità – conclude Laura Castelletti, assessore alla Cultura di Brescia -. Non ne sono sorpresa: in questi anni ho visto Brescia crescere e cambiare volto grazie all’impegno e alla creatività di moltissime realtà. Un processo che ha riguardato anche Bergamo».