Bergamo e Brescia, scelto il tema per le Capitali della Cultura: «Città illuminate»
Installazioni e giochi di luce daranno lustro alle due città. La cerimonia inaugurale con un vip di primo piano
Le due città Capitali della Cultura nel 2023, Bergamo e Brescia, si sono accordate per il tema conduttore dei vari eventi in programma: quello di «Città illuminate». Ad annunciarlo è stato ieri, martedì 14 settembre, lo stesso sindaco Giorgio Gori. Uno slogan dal doppio significato: la luce per la mente che viene dalla cultura e quella, bellissima e affascinante, delle installazioni luminose e dei giochi di luce che andranno a ravvivare in vari luoghi gli ambienti urbani. Delle scenografie a cui, del resto, Bergamo non è nuova, siccome da tempo ospita installazioni e ha illuminato diversi monumenti in maniera artistica.
Il tema di «Bergamo città illuminata» si svilupperà su quattro indirizzi diversi: la cultura come cura, la città-natura, il patrimonio nascosto e la città che produce e inventa. «Città illuminata significa accendere i fari sulla conoscenza, per capire il tempo in cui viviamo e individuare vie nuove per il futuro, che sappiano favorire lo sviluppo della città e del suo territorio» ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti, a l'Eco di Bergamo. A rappresentare questo concetto è già stato messo in scena il laboratorio "Notti di luce", che ha mostrato l'uso innovativo, ma anche di grande valore estetico, della luce negli eventi e nei luoghi della nostra città.
In aggiunta a questi spettacoli, come anticipato nelle scorse settimane, nel 2023 la cerimonia d'apertura vedrà la presenza di un artista illustre, probabilmente un musicista come lasciato ad intendere, così come alla chiusura dodici mesi dopo è previsto un ultimo memorabile evento.
Comune e Provincia di Bergamo, nell'attesa tra due anni di annoverare una Capitale della Cultura, hanno siglato un accordo di collaborazione: la prima fase consisterà nel progetto "Di famiglia in famiglia" al quale hanno aderito, sinora, 22 Comuni orobici. «L’obiettivo è sviluppare una rete territoriale di itinerari turistici, storico, culturali ed enogastronomici in castelli, ville, palazzi e borghi, che raccontino le famiglie storiche e le signorie bergamasche – ha spiegato il consigliere provinciale al turismo, Claudio Bolandrini, sempre a l'Eco–. L’intenzione è estendere il progetto a tutta la provincia e sviluppare per il 2023 una rete che possa offrire in modo strutturato un sistema coordinato di eventi e servizi per promuovere il turismo locale e internazionale».
Nell'ambito della ricerca delle risorse economiche, il progetto parteciperà al bando regionale «Viaggio in Lombardia». Il costo complessivo dell’iniziativa per l’anno 2022 richiederà infatti una spesa di 180mila euro e quindi candidandosi la Provincia intende ottenere un contributo di 100mila euro dalla Regione, mentre la parte restante delle spese sarà coperta da un cofinanziamento. Sempre dalla Lombardia dovrebbero arrivare 6 milioni di euro per realizzare la ciclovia della cultura, che collegherà i territori di Bergamo e Brescia, mentre al bando «Viaggio in Lombardia» parteciperà anche un altro progetto, che punterà a valorizzare il turismo lento nelle province di Bergamo e Brescia.