BergamoScienza c’è lo stesso (con ben 5 Premi Nobel) ma è tutta in digitale
Diciottesima edizione dal 3 al 18 ottobre. Prima volta per Elizabeth Blackburn, Nobel 2009 per la Medicina: ha scoperto il meccanismo che provoca l‘invecchiamento cellulare e le strategie per ostacolarlo
La XVIII edizione di BergamoScienza, il festival di divulgazione scientifica organizzato dall’Associazione BergamoScienza, si terrà da sabato 3 a domenica 18 ottobre con un’edizione speciale, tutta in digitale e con un nuovo format. Nonostante l’emergenza sanitaria, dunque, il festival sarà presente anche quest’anno. Mettendo però al primo posto la sicurezza del suo pubblico e, anche per raggiungere il numero maggiore possibile di appassionati di scienza, si sposta sul web per una versione interamente online. Si sfrutteranno quindi i canali social della manifestazione, sui quali in collaborazione con il Comitato Giovani di BergamoScienza sono state organizzate molte attività durante il lockdown, al fine di rimanere al fianco della popolazione, e un seguitissimo pre-festival da giugno a settembre con dirette streaming, esperimenti interattivi e giochi scientifici.
«Ripartiamo con passione e con ottimismo - dichiara la presidente dell’Associazione BergamoScienza Raffaella Ravasio -. Faremo un festival nuovo e innovativo, mantenendo la qualità che ci contraddistingue da sempre. Per trovare il modo di renderlo fruibile al meglio e al passo con quelle che sono le esigenze del pubblico, abbiamo creato un comitato composto da giovani divulgatori che abbiamo scherzosamente nominato Comitato Organizzativo Scienza e Innovazione: i Cosi».
Bergamo è stata la prima città a ospitare un grande evento culturale di divulgazione, il primo festival scientifico in Italia che ogni autunno invita i grandi della scienza a livello mondiale, tra cui si contano ben 26 Premi Nobel. Coinvolge un pubblico ampio, di tutte le età, in quindici giorni di conferenze, laboratori, spettacoli e tour alla scoperta del mondo che cambia. In questo periodo si stanno accelerando trasformazioni già intercettate dal festival nelle scorse edizioni, come quelle relative al clima e alla tutela del nostro pianeta, su cui si torna a riflettere; nel palinsesto 2020 troveranno spazio anche altre tematiche estremamente attuali quali ad esempio la sicurezza informatica, le pandemie, la risposta delle società alle grandi crisi, l’invecchiamento e la ricerca aerospaziale.
Un’inaugurazione d’eccezione per questa edizione del festival, con cinque Premi Nobel che si collegheranno in livestreaming per raccontare la loro visione del futuro, intervistati da Gianvito Martino e Mario Salvi, due dei soci fondatori di BergamoScienza. Per la prima volta nel panel di BergamoScienza Elizabeth Blackburn, Premio Nobel 2009 per la Medicina, e, con lei, i volti già noti al pubblico del festival di: Martin Chalfie, Nobel 2008 per la Chimica; Barry Marshall, Nobel 2005 per la Medicina; Craig Mello, Nobel 2006 per la Medicina; Jack Szostak, Nobel 2009 per la Medicina. Inoltre, collegamenti live con: il regista Premio Oscar Ralph Eggleston; il capo del laboratorio del Dipartimento di Ricerca Ambiente e Salute dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri Silvano Gallus; il fisico teorico Alessandro Pluchino; il creatore dei Premi Ig-Nobel Marc Abrahams; l’astrofisico Luca Perri e lo storico della scienza Adrian Fartade.
Ma c’è anche molto altro. Le conferenze, naturalmente. Inoltre BergamoScienza ha deciso di stringere legami forti e virtuosi con altre manifestazioni culturali, nella convinzione che la cultura debba diffondersi in maniera più ampia possibile. Prosegue anche lo stretto rapporto di collaborazione con le scuole e per il loro coinvolgimento nelle numerosissime attività laboratoriali rivolte a giovani e giovanissimi. Informazioni sul sito www.bergamoscienza.it.