Il festival

BergamoScienza, gran finale con il premio Nobel per la medicina Drew Weissman

Sarà il protagonista della conferenza “mRna da Nobel. Dai vaccini anti-Covid alla lotta ai tumori”

BergamoScienza, gran finale con il premio Nobel per la medicina Drew Weissman
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Ultimo fine settimana da Nobel a BergamoScienza. Domenica 13 ottobre, alle 17, il festival chiuderà la sua XXII edizione con un ospite d’eccezione: il premio Nobel per la Medicina 2023 Drew Weissman, protagonista della conferenza mRna da Nobel. Dai vaccini anti-Covid alla lotta ai tumori.

Nel 2005 Weissman, insieme a Katalin Karikó, ha scoperto il modo in cui modificare le molecole di mRna, aprendo la strada allo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19. Oggi le terapie a base mRna guidano con successo la sperimentazione per la messa a punto di vaccini antitumorali e per malattie autoimmuni e cardiologiche.

Venerdì 11 ottobre

L’Intelligenza Artificiale generativa - ultima frontiera di un percorso che va da Dartmouth a ChatGpt - offre nuove possibilità operative, che cambieranno sicuramente il futuro del lavoro con grandi incognite relative alla sicurezza informatica. Se ne parlerà nell’incontro “Are you aware? Intelligenza artificiale e cybersicurezza” dal punto di vista di una banca Centrale, organizzato dalla Banca d’Italia nella sua sede di Bergamo, alle 16.30.

Si prosegue nella tensostruttura di Piazzale degli Alpini, alle 21, con “Trapianto d'organi: da dove siamo partiti e dove vorremmo (forse) arrivare”. Ne discutono Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Giorgina Piccoli, Centre Hospitalier Le Mans, Università Angers, e Michele Colledan dell’Ospedale Pederzoli. Modera Nicola Quadri.

La giornata si conclude, alle 21, nella Basilica di Santa Maria Maggiore con il concerto - in collaborazione con Contaminazioni Contemporanee – di Nitai Hershkovits, pianista e compositore statunitense di origini israeliane.

Sabato 12 ottobre

Alle ore 11, in piazzale degli Alpini, si parlerà del futuro dei viaggi interplanetari con Angelique Van Ombergen, scienziata dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), protagonista della conferenza “Corpi nel cosmo”.

Le contaminazioni tra scienza, letteratura e cinema sono sempre ricche di fascinazione, e hanno generato prodotti culturali che continuano ad avvincere – tenendo incollati alle pagine di un romanzo o alla poltrona di una sala cinematografica – intere generazioni di appassionati. È il caso, ad esempio, della saga dell’agente segreto più famoso del mondo, James Bond. Alle ore 15, nella conferenza “Tutta la scienza del mondo di James Bond”, Kathryn Harkup, scrittrice e divulgatrice scientifica, esplora le mirabolanti imprese di 007 e il loro legame con il mondo della scienza e della tecnologia, tra invenzioni stupefacenti e gadget impossibili. Modera Michele Bellone.

Dalle spy story alla saga fantasy più amata di tutti i tempi, Il Signore degli Anelli. Nella conferenza “La folle scienza del Signore degli Anelli”, in programma alle 17, Luca Perri accompagnerà il pubblico in un viaggio nella Terra di Mezzo, dove alcuni personaggi hanno caratteristiche decisamente strane: c’è chi ha telescopi al posto degli occhi, o pesa meno dell’aria.

Al genio di Arvo Pärt, alle ore 21, Contaminazioni Contemporanee dedica la serata “Note fra le immagini”: le colonne sonore inedite di Arvo Part, nella tensostruttura di piazzale degli Alpini. Un suggestivo viaggio visuale e musicale che piacerà anche ai più piccoli attraverso la proiezione di alcuni film di animazione con marionette, per i quali, negli anni Sessanta e Settanta, il grande compositore ha firmato le colonne sonore, come ad esempio, “Atom-Boy” e “Atom-Boy And the Thugs” (diretti da Elbert Tuganov). L’evento sarà anche l’occasione per scoprire l’Arvo Pärt Centre che custodisce e tramanda le memorie e l’archivio del maestro.

Domenica 13 ottobre

L’ultima giornata del festival prende avvio da una riflessione sul legame tra scienza e comunicazione.

L’errore è un elemento costitutivo della scienza. Ma oggi, con un'industria delle pubblicazioni invasa da riviste predatorie e un meccanismo di progressione di carriera che spinge i ricercatori a pubblicare tanto e spesso, gli studi prodotti sono meno rigorosi e spesso non replicabili. Un problema non solo per chi fa buona scienza, ma anche per chi cerca di raccontarla. Ne discutono i giornalisti scientifici Daniela Ovadia e Nicola Nosengo, nella conferenza Quando la disinformazione scientifica inizia in laboratorio, in programma alle ore 11. Modera Daniel Bonazzi.

Quanto della scienza dipende dalle immagini con cui la comunichiamo? Lo racconta Jacopo Sacquegno, biologo e “disegnatore di idee”. Nella conferenza delle ore 15, “Visualizzare la scienza”, Sacquegno condurrà il pubblico alla scoperta della tecnica del visual thinking, applicata ai contenuti e alle nozioni scientifiche.

Il programma è disponibile sul sito: www.bergamoscienza.it.

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