"Borderland - Parole ai margini": marginalità e arte si incontrano nello Spazio Eventi Daste
Un'installazione che servirà a dare "voce" a tutti coloro che «vengono estromessi dalla società e posti al confine»
Daste Bergamo presenta Borderland - Parole ai margini, progetto vincitore dell'avviso pubblico Creative Living Lab - IV edizione promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L'obiettivo di Borderland è quello di costruire un ponte metaforico che riporti l'attenzione sulle situazioni al margine, dando voce a tutti coloro che «vengono estromessi dalla società e posti al confine».
Proprio in tal senso, nel quartiere periferico di Celadina si stanno già svolgendo una serie di laboratori all'interno di luoghi-limite, tra cui la Casa Circondariale di Bergamo "Don Fausto Resmini", l'Rsa Fondazione Carisma e il Centro Diurno Educativo per minori "MilleMiglia".
Detenuti, anziani e minori, accompagnati dagli operatori attraverso stimolazioni di diversa natura, sono i protagonisti di questo percorso partecipato di condivisione. È in questi incontri che si andranno a definire e individuare parole destinate ad alimentare un'installazione site-specific che verrà esposta dall'8 giugno al 9 luglio nello Spazio Eventi di Daste.
Inaugurazione la sera dell'8 giugno
L'opera scelta per riportare al centro queste situazioni di confine e accompagnare il pubblico a riflettere sul tema della marginalità è Urban Oracle dell'interaction design studio Ultravioletto. Si tratta di una scultura luminosa urbana, composta da una struttura modulare a led su cui verranno visualizzate le parole e le frasi raccolte. Un'installazione, dunque, partecipativa che non si limiterà semplicemente a mostrare le potenzialità del mezzo artistico, ma che diventerà uno strumento al servizio delle comunità restituendo importanza alla parola nata nella marginalità.
L'installazione sarà visibile al pubblico con un evento inaugurale la sera dell'8 giugno e resterà aperta a ingresso libero fino al 9 luglio. Il progetto Borderland è stato riconosciuto tra i progetti di maggior merito, unico vincitore in Lombardia per la sezione legata ai luoghi da rigenerare. È stato realizzato insieme a Generazioni Fa, cooperativa sociale attiva sul territorio sui temi della fragilità, e MiDi Motori Digitali, realtà bergamasca da anni attiva nel campo dell'arte e delle nuove tecnologie.
«Questo nuovo progetto è espressione della capacità di Daste di progettare in modo coerente rispetto alla sua funzione di rigenerazione urbana - è il commento di Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo -. La relazione con il quartiere si approfondisce con il coinvolgimento degli istituti e dei soggetti che si occupano di fragilità. Il pubblico entra così in contatto con le storie e i vissuti delle persone che vivono in questi spazi, luoghi che, collocati in un contesto periferico della città, vengono ora messi al centro della nostra attenzione».