Si conclude con numeri in forte crescita l’edizione 2025 del Donizetti Opera, il festival internazionale dedicato al compositore bergamasco e organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti, guidata dal presidente Giorgio Berta e dal direttore generale Massimo Boffelli.
Dal 14 ottobre al 30 novembre, la città ha vissuto un’intensa stagione musicale che, per la prima volta, ha visto Riccardo Frizza ricoprire il doppio ruolo di direttore artistico e musicale.
Presenze e incassi in crescita
Il dato più evidente è quello del pubblico: oltre 12.200 spettatori hanno assistito agli spettacoli in cartellone, con un incremento di incassi superiore del 20 per cento rispetto al 2023, anno di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura. A questo si sommano le 1.800 partecipazioni alle oltre trenta attività del palinsesto Donizetti off tra concerti, incontri, prove aperte e iniziative diffuse in città.
Particolarmente significativo l’impatto delle attività educative: il programma Donizetti Education ha coinvolto oltre seimila studenti durante il festival, che diventano novemila considerando l’intero anno solare.
Pubblico internazionale e successo digitale
La vocazione internazionale del festival si conferma nei numeri: l’87 per cento dei gruppi organizzati proviene dall’estero, con Francia e Germania in testa. L’analisi di un campione di 1.123 acquirenti mostra che il 24 per cento del pubblico è straniero, rappresentato da 33 Paesi. Il risultato ha generato un indotto significativo per il settore turistico bergamasco, in particolare nei weekend di spettacolo.
Grande anche l’attenzione dei media: 94 testate accreditate, di cui 42 estere, provenienti da Europa, Giappone, Canada e America Latina. Nei soli mesi di ottobre e novembre, il sito bilingue donizettiopera.org ha registrato oltre 32mila visite, mentre i profili Facebook e Instagram hanno raggiunto 33mila follower, con più di 23mila interazioni.
Ritorni attesi e rare esecuzioni
Il cartellone di quest’anno ha proposto quattro opere in edizione critica, allestite in tre weekend consecutivi fra il 14 e il 30 novembre. Dopo trent’anni è tornata infatti Caterina Cornaro, in una nuova edizione critica: per la prima volta, il pubblico ha potuto ascoltare l’intero testo poetico musicato da Donizetti, incluso il finale voluto dal compositore. Si è inoltre rappresentata la versione integrale di Il furioso nell’isola di S. Domingo del 1833, un’occasione rara per riscoprire l’opera nel suo assetto originale.
Al Teatro sociale di Città Alta è andato in scena invece un dittico, composto da due atti unici: Il campanello (versione 1837) e Deux hommes et une femme (versione originale francese). La produzione ha avuto come protagonisti gli allievi della Bottega Donizetti, impegnati in un percorso formativo sostenuto da Rotary Club Bergamo Terra di San Marco e dai mecenati Carlo e Claudio Curnis.
Il Donizetti Off e le iniziative collaterali
Il Donizetti Off ha animato la città da maggio in avanti, con un calendario ricchissimo: cineforum CineDOpera, la Caterina Cornaro experience diffusa nei principali musei cittadini, attività per famiglie con Opera Family, presentazioni con Opera Stories e iniziative speciali come World Opera Day, Opera Unplugged con prove aperte, la Festa della musica con l’evento pop-up Donizetti Opera feat. HardCoro.
Ma anche il Donizetti Brunch, nuovo format con prime esecuzioni moderne e appunto brunch nella Sala Allianz. Grande partecipazione anche all’evento dedicato alle imprese, Leadership Armonica, che ha radunato oltre 650 rappresentanti di 180 aziende.
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Sguardo al futuro: il cartellone 2026
Con una programmazione sempre più in linea con gli standard dei grandi festival europei, sono stati annunciati i titoli della futura edizione, quella del 2026, già disponibili nei nuovi carnet: si tratta de L’esule di Roma (al Teatro Donizetti il 13, 21, 29 novembre), Alahor in Granata (al Teatro Sociale il 14, 22, 27 novembre) e Le convenienze ed inconvenienze teatrali (ancora Teatro Donizetti il 15, 20, 28 novembre).