Dopo New York e Londra, il "nostro" Moroni si prende Milano. E va pure su Sky
A chiusura dell’anno della Cultura, dal 6 dicembre all’1 aprile 2024, alle Gallerie d’Italia, una grande esposizione dedicata all’artista bergamasco
di Fabio Gualandris
Siamo alla vigilia della grande mostra milanese “Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo” alle Gallerie d’Italia, museo di Intesa Sanpaolo in piazza della Scala, in programma dal 6 dicembre 2023 all’1 aprile 2024.
L’evento è nella scia del progetto “Moroni500”, che ha interessato la sua terra natale nel 2021 e 2022, e delle personali internazionali dedicate a Giovan Battista Moroni del 2014 alla Royal Academy di Londra e del 2019 alla Frick Collection nel cuore di New York.
C’è grande attesa per questa antologica che consentirà di ammirare, raccolti per la prima volta insieme, capolavori di provenienza italiana e internazionale di uno dei più grandi ritrattisti dell’arte italiana di tutti i tempi.
A fianco del nucleo principale dedicato al pittore bergamasco si collocheranno importanti opere di Lorenzo Lotto, a cui il Moroni talvolta si ispirò; di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, suo maestro; ma anche di Savoldo, Tiziano, Veronese e Tintoretto.
L’esposizione sarà curata da Arturo Galansino e Simone Facchinetti e si inserisce nelle iniziative di Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.
L’evento, però, partirà in realtà prima del 6 dicembre. Ad anticiparlo e accompagnarlo, infatti, ci sarà il progetto realizzato da Intesa Sanpaolo con SkyArte e 3D Produzioni, intitolato Moroni e la sua terra. Alla scoperta del grande artista in un viaggio tra le città di Bergamo e Brescia.
Si tratta di quattro approfondimenti video che possono vivere singolarmente e che vedranno poi l’unione e il compimento in un documentario che sarà trasmesso nel percorso di mostra e su SkyArte nel periodo delle festività natalizie. I quattro singoli episodi verranno diffusi (i primi tre dal 28 novembre e il quarto a inizio dicembre) via social e in postazioni dedicate allestite in spazi definiti dagli enti coinvolti.
Il primo documentario è dedicato ad Albino, paese in cui il pittore è nato e vissuto (...)