Una formula inedita

Due giorni con il Fai nel segno di Giovan Battista Moroni a Bergamo e ad Albino

Sabato e domenica con due itinerari, il primo in cinque tappe, il secondo in diciassette tra musei, chiese e palazzi storici

Due giorni con il Fai nel segno di Giovan Battista Moroni a Bergamo e ad Albino
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gualandris

Per la prima volta le Giornate FAI d’Autunno saranno interamente dedicate a un unico protagonista: Giovan Battista Moroni, le sue opere, la sua vita, i suoi committenti. Tra musei, chiese e cattedrali, case e palazzi storici, luoghi del quotidiano, del lavoro e della preghiera, molti dei quali visitabili in via eccezionale. Due itinerari distinti - uno in cinque tappe a Bergamo città e l’altro in diciassette ad Albino, cittadina natale del pittore - consentiranno di ammirare contemporaneamente una cinquantina di opere del maestro in un grande museo territoriale diffuso, ma percorribile anche a piedi, dove la ricerca di splendidi dipinti rinascimentali accompagneranno i visitatori a conoscere luoghi, monumenti, storie di rara bellezza.

L’inedita formula tematica di questa edizione delle Giornate d’Autunno non nasce soltanto da un anniversario, ma anche dalla volontà di portare in luce una peculiare caratteristica del “fenomeno Moroni” che, oggi assurto a fama globale, in realtà fu per sua precisa scelta un pittore “territoriale”, che ha vissuto, operato e voluto farsi interprete del suo territorio. Un territorio che oggi è, a tutti gli effetti, il suo museo diffuso, fatto non solo di ritratti e opere sacre, ma anche delle case e dei palazzi dove hanno vissuto il pittore e i suoi effigiati, i luoghi che hanno frequentato, le tradizioni e i riti che hanno condiviso, la lingua che hanno parlato, il paesaggio e la natura che hanno quotidianamente attraversato.

Pace Rivola Spini
Foto 1 di 2
Bernardo Spini
Foto 2 di 2

Claudio Cecchinelli, capo delegazione FAI di Bergamo, spiega: «Un format del tutto nuovo per le Giornate FAI d’Autunno, che unisce un bene Fai come Palazzo Moroni, istituzioni artistiche come l’Accademia Carrara, il Comune di Albino, una costellazione di cattedrali e chiese centrali e periferiche. Un intero territorio da percorrere tra arte e natura, un modo per invitare a scoprire la provincia di Bergamo nel nome di un pittore e dei luoghi che lo hanno visto crescere e che hanno consolidato la sua fama. Una comunità intera apre le porte di casa e consente, attraverso numerose tappe, di cogliere la ricchezza di un territorio apparentemente piccino, a testimonianza della sorprendente varietà che la terra bergamasca è sempre in grado di raccontare».

L’itinerario a Bergamo città

Prende il via dalla sala moroniana dell’Accademia Carrara, fa tappa alla chiesa di S. Alessandro della Croce, risale verso la chiesa di Sant’Andrea e Palazzo Moroni, culminando alla Cattedrale di Sant’Alessandro.

L'itinerario ad Albino

È un vero “total open”, compresi luoghi per la prima volta accessibili al pubblico. Si parte dalla splendida chiesa di San Bartolomeo, dove è allestita la mostra “Giovan Battista Moroni. Ritorno ad Albino”, si prosegue nelle case di celebri effigiati moroniani quali la casa del notaio Seradobati (oggi casa parrocchiale) e l’antica residenza di Bernardo Spini e della sua consorte Pace Rivola. Ammirato il “Cristo portacroce” al santuario della Madonna del Pianto, si entra nella residenza cinquecentesca della famiglia di mercanti di panni Cabrini de Epis, poi nella chiesa di Sant’Anna, nella dimora cinquecentesca del mercante Paolo Vidoni Cedrelli, e nella casa natale di Giovan Battista Moroni (oggi scuola dell’infanzia). Sul colonnato del Municipio di Albino sarà illustrato il museo diffuso di Giovan Battista Moroni in Val Seriana e nell’atrio del municipio la mostra del “4° Concorso Fotografico Nazionale Albino città del Moroni” e poi si parte alla scoperta dei tesori del museo etnografico della Torre di Comenduno, del maglio Calvi e della trecentesca chiesa di S. Maria Elisabetta. L’anello si richiude nel centro di Albino, nella parrocchiale di San Giuliano con tre capolavori assoluti del Moroni sacro.

E nelle frazioni

Sin qui gli itinerari percorribili a piedi, ma la caccia a Moroni continua in auto anche nelle frazioni di Albino: la parrocchiale di Bondo Petello, la chiesa della SS. Trinità a Fiobbio, l’antica Casa dei Curati a Vall’Alta, l’antica Abbazia romanica di S. Benedetto e, a Casale, la Casa dei biligócc e il museo della castagna con la possibilità di assistere alla tradizionale affumicatura delle castagne presso il punto FAI. Lungo il percorso non mancheranno Infopoint FAI e visite guidate a cura degli studenti dell’ISIS Romero di Albino.

Tutti i siti indicati saranno aperti sabato 16 ottobre, dalle 14 alle 18, e domenica 17, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18 (le chiese non saranno accessibili durante le funzioni liturgiche). Una miniguida tascabile, reperibile gratuitamente in tutti i luoghi coinvolti e scaricabile dal sito www.valseriana.eu conterrà tutte le informazioni utili per seguire i percorsi. Ingresso gratuito senza prenotazione.

Seguici sui nostri canali