Due opere di Nicole Signori, 24enne di Nembro, esposte a Milano fino al 23 marzo
La giovane è parte della esposizione organizzata da ArteMida Experience allo Spazio Arte Tolomeo di Milano. La sostenibilità al centro di tutto
di Martina Scidà
Il tema della crisi climatica e della sostenibilità ambientale tocca tutti e questo è stato dimostrato anche dai partecipanti alla mostra Be The Change, organizzata da ArteMida Experience allo Spazio Arte Tolomeo in via Ampère 27 a Milano e concentrata sul profondo legame tra l’arte, l’umanità e la natura. E c'era anche un tocco di Bergamo, portato dalle due opere di Nicole Signori, 24enne di Nembro.
Il vario assortimento non riguarda soltanto l’età, ma anche la provenienza dei cinquantadue artisti presenti, di cui dieci hanno esposto le proprie opere in formato digitale. Come ha sottolineato Massimiliano Sista, fondatore di ArteMida Experience e curatore del progetto, durante l’inaugurazione dell’evento tenutasi martedì 12 marzo, le generazioni più giovani trovano che questo argomento sia ogni giorno più presente e sensibile nelle vite di chiunque. L’intento dell’esposizione artistica è proprio quello di ispirare a una maggiore e concreta azione sia gli artisti che ne fanno parte, sia il pubblico.
Gli ospiti hanno sottolineato l’importanza della responsabilità collettiva e individuale per costruire un futuro più sostenibile e l’imperativo «sii il cambiamento» (traduzione del titolo della mostra) è una forte esortazione per incarnare il cambiamento che si vuole vedere nel mondo. Giorgio Bianchini, presidente e volontario del Wwf Martesana Sud Milano, ha ribadito l’importante operato dell’organizzazione che ha permesso la creazione in una grande città come Milano di aree verdi o, come vengono definite dallo stesso, «oasi urbane» che rappresentano il polmone della metropoli.
In videochiamata da Roma è arrivato anche l'intervento di Elisabetta Roncati, art consultant e scrittrice, che ha invitato a una maggiore volontà «a fare sempre di più» nella vita quotidiana di ognuno. L’inaugurazione è stata chiusa da Vera Agosti, scrittrice e critica d’arte, che, dopo aver condiviso e rimarcato le affermazioni degli altri ospiti e dopo aver aiutato Sista a consegnare gli attestati di partecipazione agli artisti, ha decretato i vincitori.
Terzo posto: Dario Malerba con “Senza tempo per spiegare”
Secondo posto: Gianluca Ferrerini con “Big Boy”
Primo posto: Lana con "Forza"
Il podio è stato occupato, dal terzo al primo posto, da Dario Malerba con Senza tempo per spiegare, Gianluca Ferrerini con la scultura Big Boy - creata da materiali di recupero - e Lana con Forza. Le opere di Nicole Signori purtroppo non hanno ricevuto un premio, ma il supporto e la presenza degli amici e dei familiari l’hanno accompagnata in quest'avventura. Le sue opere in formato digitale, visitabili alla mostra fino al 23 marzo presso lo Spazio Arte Tolomeo (e acquistabili), sono Taboo e Tempus et Vita.
"Taboo", di Nicole Signori
"tempus et Vita", di Nicole Signori
La prima rappresenta una figura umana con le orbite vuote ma dal cui corpo si sprigionano colori accesi dai contorni irregolari. Il forte contrasto con lo sfondo formato da motivi geometrici evoca una sensazione di forza e rinascita, dando la volontà di spiccare in mezzo alla monotonia e all’indifferenza. La seconda presenta due universi distinti per posizione e colore, tuttavia collegati da un sottile passaggio. Il passato, raffigurato nel riquadro superiore, e il futuro, in quello inferiore, sono molto diversi tra loro. Il passaggio tra i due “universi” e spazi fisici e temporali rappresenta l’incertezza e il tentativo di lottare per trattenere ciò che è sfuggito. Questo universo ci sta spingendo verso un abisso da cui sembra impossibile uscire, dove il tempo avanza inarrestabile e porta con sé la vita.