È morto Giampaolo Pansa, scrittore e giornalista
È morto a Roma Giampaolo Pansa, noto giornalista e scrittore italiano. Aveva 84 anni. Ad assisterlo, la seconda moglie, ex sindacalista della Cgil e scrittrice Adele Grisendi. Piemontese di Casal Monferrato dov’era nato il 1° ottobre 1935. Si era laureato in Scienze politiche all’Università degli Studi di Torino. La sua tesi, premiata con lode, ha influito sulle sue riflessioni di scrittore per tutto il corso della vita. Si era occupato, infatti, della «Guerra partigiana tra Genova e il Po». Quel lavoro gli procurò il Premio Einaudi e trovò in seguito la pubblicazione per i tipi della casa editrice Laterza nel 1967. Fu autore di saggi e romanzi sulle vicende storiche del periodo della guerra di liberazione ("Viva l’Italia libera", 1963; "Guerra partigiana tra Genova e il Po", 1967; "L'esercito di Salò", 1969; "Ma l’amore no", 1994; "Il sangue dei vinti", 2003, "Sconosciuto 1945", 2005; "La grande bugia", 2006; "I vinti non dimenticano", 2010).
Ha anche dedicato numerose pubblicazioni ad alcuni dei fenomeni più significativi delle vicende politiche italiane degli ultimi decenni. Tra le sue opere più recenti per citare i libri scritti nell’ultimo lustro: "La destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini" e "L'Italiaccia senza pace. Misteri, amori e delitti del dopoguerra" (2015); nel 2016: "Il rompiscatole. L'Italia raccontata da un ragazzo del '35" e "Vecchi, folli e ribelli"; nel 2017: "L' Italia non c'è più. Come eravamo, come siamo" e "Il mio viaggio tra i vinti. Neri, bianchi e rossi"; entrambi nel 2018, "Uccidete il comandante bianco. Un mistero nella Resistenza" e "La Repubblichina"; nel 2019: "Quel fascista di Pansa" e "Il dittatore". Nel mondo del giornalismo esordì alla Stampa, nel 1961 dove rimase fino al 1972, con una breve parentesi al Giorno. Dal 1977 al 2008 si è distinto con una lunga collaborazione con Repubblica e L’Espresso. E dallo scorso settembre era tornato a scrivere per il Corriere della Sera, di cui era stato inviato speciale dal 1973 al 1977. Nel 1962 si sposò con Lidia che gli diede l’unico figlio, Alessandro, amministratore delegato di Finmeccanica, morto a 55 anni nel 2016, a seguito di un infarto. Un dolore a cui non si era mai rassegnato. Solo l’amore per Adele Grisendi era riuscito a mitigare quel dolore e a ridare allo scrittore la voglia di continuare a vivere.