Un assaggio delle splendide installazioni per la Festa delle Luci in Città Alta
Dodici le opere d’arte luminose in nove luoghi del borgo antico. Illuminazione architetturale anche per la Torre dei Venti, al casello autostradale. Atb estende il servizio
Bergamo si prepara ad accogliere la Festa delle Luci di A2A: dopo l’inaugurazione di venerdì 10 a Brescia, appuntamento da venerdì 17 febbraio in Città Alta per l’accensione delle installazioni pensate per una dozzina di luoghi.
A Brescia l’evento ha coinvolto piazza della Loggia, il Capitolium e il Castello, all’interno del quale è disegnato un percorso con 15 installazioni luminose, molte delle quali inedite, progettate e realizzate appositamente per “Light is Life” (questo il bel nome dell’iniziativa). Il festival è alimentato da fonti rinnovabili: le installazioni sono realizzate secondo criteri di efficienza energetica e sulle paline informative delle opere ci sono dei consigli pratici per ottimizzare i consumi.
Dal 17 al 26 febbraio
L’edizione bergamasca parte ufficialmente alle 18.30 di venerdì 17, in piazza Vecchia, con il contributo del Coro del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo. Dodici le opere d’arte luminose in nove luoghi del borgo antico. Durerà fino al 26 febbraio e si snoderà attraverso un percorso che toccherà alcuni dei principali e più suggestivi luoghi culturali della città. Le installazioni saranno accese tutti i giorni dalle 18 alle 24, escluso il giorno dell’inaugurazione, nel quale verranno accese alle 19.30. L'ingresso in tutti i siti è gratuito e non è necessaria alcuna prenotazione. Per permettere a tutti di godere sostenibilmente dell'evento, Atb estenderà il servizio di molte linee.
Ballerina, Angelo Bonello, piazza della CIttadella
Talking Heads, Viktor Vicsek, piazza Mascheroni
Lavori in corso per la posa delle Talking Heads in piazza Mascheroni
Tessellis, Angelo Bonello, chiostro del Carmine
I luoghi delle opere
Superata piazza della Cittadella e passando attraverso piazza Mascheroni, si potrà raggiungere la biblioteca musicale Gaetano Donizetti nel cui chiostro maggiore sarà allestita Traffic, scultura mobile di Ivan Navarro, artista cileno che realizza installazioni luminose ispirate al valore simbolico e sociale dell’energia e della luce.
Nel chiostro minore della stessa biblioteca si troverà invece l’emblematica The time machine di Federica Marangoni, una clessidra dorata alta tre metri che riflette sul concetto di tempo: un oggetto vitale ed effimero, celebrativo della vita stessa.
Traffic, Ivan Navarro, Museo Donizettiano
La Macchina del Tempo, Federica Marangoni, Museo Donizettiano
Ivan Navarro porterà a Bergamo una seconda installazione, Bed, che richiama le fattezze di un pozzo. La collocazione nel tempietto di Santa Croce è ideale per la presenza, al piano inferiore della piccola cappella, dell’antica fonte battesimale della basilica. L’opera, dialogando idealmente con la sorgente sottostante, si trasformerà in una rivisitazione contemporanea della fonte.
Attraversando piazza Vecchia i partecipanti verranno immersi in un suggestivo 3D mapping omaggio alla cultura del territorio, proiettato sulla facciata principale di Palazzo Nuovo, sede della biblioteca civica Angelo Mai.
Nel chiostro maggiore del convento di San Francesco sarà allestita l’opera Frame Perspective, dell’artista francese Oliver Ratsi, ideata con l’obiettivo di immergere il visitatore in un ambiente fluttuante che collega le tecnologie digitali con gli spazi fisici.
Grande protagonista del festival sarà anche la Rocca, illuminata da diverse opere tra cui una seconda installazione di Federica Marangoni, Go Up, realizzata in cracked tube neon, un tubo che produce un effetto visivo di continua scarica elettrica, come quello di un fulmine. Dalla scala, alta più di 12 metri, emerge la scritta «Go Up», che vuole essere un invito a non fermarsi di fronte alle sfide della vita.
La Rocca, inoltre, accoglierà Storie di luce, un progetto corale di opere luminose, realizzate dagli studenti dell’Accademia d’Arte Carrara sul tema “Risorgimento: una storia comune”, inteso non soltanto come periodo storico, ma anche come metafora della resilienza e della rinascita delle due città.
Infine, la luce toccherà anche la Torre dei Venti, che diventerà per i visitatori un segno distintivo del festival di Bergamo: l’illuminazione architetturale di grande impatto visivo rappresenterà simbolicamente il faro del progresso di cui la città è da sempre protagonista.
Poi l’avventura di “Light is Life” tornerà a far parlare di sé nel 2023 a Montisola, cuore del Lago di Iseo e punto di unione delle due province. Sarà protagonista Michelangelo Pistoletto con il Terzo Paradiso dell’energia.