Fino ad agosto incontri gratuiti per i malati oncologici alla Carrara con "Incontrarsi nell'arte"
Visite alle opere e condivisione saranno al centro dell'attività, che prevede anche un'azione creativa per i partecipanti alla fine dell'esperienza
di Mattia Cortese
A partire da aprile e fino ad agosto 2022, all’Accademia Carrara sarà offerta l’occasione di “Incontrarsi nell’arte”, l'iniziativa ideata da Carrara Educazione e The Bridge for Hope Onlus, in collaborazione con Humanitas Gavazzeni e con il patrocinio di Comune di Bergamo e il Centro di servizio per il volontariato. Il progetto è stato presentato oggi (mercoledì 1 giugno) in Accademia Carrara, alla presenza della responsabile di Carrara Educazione Lucia Cecio, dell’assessore alla Politiche sociali Marcella Messina, della presidente dell’associazione Serena Panzeri, del direttore sanitario di Humanitas Gavazzeni e Castelli Massimo Castoldi e del direttore di Csv Bergamo Antonio Porretta.
Ogni terzo sabato del mese avrà luogo un ciclo di incontri gratuiti in museo, dedicati a persone in trattamento oncologico: un percorso di conoscenza in cui le opere della collezione diventano uno strumento per scoprire se stessi, in linea con un'idea di luogo della cultura sempre più aperto e accogliente, vicino al vissuto anche delle persone più fragili. Il progetto si inserisce nell'insieme di iniziative avviate dal museo con Humanitas a Bergamo, ovvero “Opere in parole”, che ha visto la partecipazione di autori di rilievo nell’ambito del teatro, della musica e della cultura e “La Carrara in Humanitas”, che ha portato alcune riproduzioni dei capolavori della pinacoteca nelle strutture ospedaliere, diffondendo bellezza e conforto tra i pazienti ed il personale sanitario.
«Cerchiamo di intrecciare una rete di sostegno utilizzando attività che mantengono l’individuo, e non la malattia che sta affrontando, al centro dell’attenzione – ha spiegato Serena Panzeri -. Incontrare gli altri, costruire relazioni, esprimere le proprie emozioni sono aspetti molto importanti e l’arte è uno strumento delicato e al tempo stesso potentissimo di condivisione».
Ogni appuntamento, condotto dall'educatrice museale Rita Ceresoli, è dedicato a temi di volta in volta diversi, dal volto al viaggio, dalla fragilità alle esperienze di cura e di nutrimento, e prevede un momento di elaborazione personale e creativa, un modo per condividere la propria esperienza e narrare un racconto in divenire. Ai visitatori sarà consegnato un taccuino, in cui al termine dell’esposizione di una o più opere potranno scrivere alcune parole suggerite dall’ispirazione, oppure potranno condividere alcune considerazioni con il gruppo.
Alla fine dell’esperienza di visita verrà data l’opportunità, per chi lo volesse, di “mettersi in gioco” in attività artistiche particolari, svolte tramite tecniche come l’incisione e la tessitura. «Proponiamo questi lavori perché permettono, anche a chi non ha familiarità o abilità specifiche in ambito artistico, di realizzare opere interessanti per condividere le proprie sensazioni e il proprio vissuto con gli altri» ha spiegato l’educatrice museale Ceresoli.
I prossimi appuntamenti per “Incontrarsi nell'arte” saranno il 18 giugno con “La fragilità, avere cura, nutrire”, il 16 luglio con “Le emozioni, ascoltarsi, guardare fuori” e infine il 20 agosto con “La vita, tra scoperte e ripartenze”. Per info e prenotazioni si può visitare il seguente link.