Gli scatti dei bergamaschi che hanno vinto il concorso "F2Click. Obiettivo clima" di Fondazione Cariplo
Elio Longhi, Gianpiero De Angeli, Maurizio Teruzzi, Mauro Lanzini, Simone Acquaroli e Noemi Colombo hanno immortalato il cambiamento climatico
Un atlante dei segni del cambiamento climatico visto con gli occhi di chi vive il territorio. È questo il risultato del concorso fotografico F2Click. Obiettivo Clima, organizzato da Fondazione Cariplo. Sono 27 gli autori degli scatti che hanno saputo raccontare al meglio tramite l'obiettivo di una fotocamera l'impatto del cambiamento climatico nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Monza e Brianza, Mantova e Varese. In particolare a Bergamo i vincitori sono: Elio Longhi, Gianpiero De Angeli, Maurizio Teruzzi, Mauro Lanzini, Simone Acquaroli, Noemi Colombo.
La mostra diffusa
Le foto di tutti i vincitori del concorso verranno esposte in una mostra diffusa outdoor da metà novembre lungo le strade dei territori di Bergamo, Brescia, Mantova (e comuni partner), Lentate sul Seveso (e comuni partner), Cesano Maderno (e comuni partner), Comunità Montana Valli del Verbano, dove sono in corso le sei Strategie di Transizione Climatica sostenute da Fondazione Cariplo nell’ambito della Call for Ideas "Strategia Clima", e per le vie del Comune di Milano.
Scatti per riflettere
Noemi Colombo, Lift to the Heaven
Elio Longhi, Salotto di campagna
Gianpiero De Angeli, Consumo di Suolo
Simone Acquaroli, Accordi
Simone Acquaroli, Scirocco
Mauro Lanzini, Il ghiaccio che fu
Maurizio Teruzzi, Neve virtuale
«Per guardare le immagini è necessario predisporsi all'incontro. Aprirsi agli altri - suggerisce il giurato Denis Curti -. Ogni scatto è veicolo di tanti sentimenti insieme: segreti, bisogni, sogni, desideri ma anche paure e contraddizioni». E gli altri due membri della giuria, Fabiano Ventura e Sara Melotti, sottolineano: «Le immagini sono strumenti potenti: possono toccare le coscienze e plasmare la percezione che abbiamo della realtà. Mi auguro che queste fotografie riusciranno a far riflettere chi le guarderà», perché «La forza comunicativa di una fotografia vale più di mille parole».