I brutti voti del Ministero al Teatro Donizetti, l'assessore Ghisalberti risponde alle critiche
La qualità artistica valutata appena 18 punti su 35. «È una valutazione discrezionale. Dal 2015 a oggi le risorse dello Stato sono sempre aumentate»
Un mese fa, il Ministero della Cultura ha reso note le prime valutazioni per i teatri di tradizione che serviranno poi alla suddivisione delle assegnazioni dei contributi del Fondo Unico per lo Spettacolo fino al 2024. In questa "pagella", il Teatro Donizetti di Bergamo non ha affatto brillato, non raggiungendo la piena sufficienza e portando a casa un deludente punteggio di 18 su 35.
Sulla base di questa valutazione negativa, il consigliere d'opposizione Luca Nosari (Bergamo Ideale) presentò quindi un'interrogazione per chiedere alla Giunta «quali progetti e iniziative, di concerto con la Fondazione Donizetti, abbia intenzione di portare avanti in risposta alle valutazioni negative pervenute dal Ministero e come intenda fronteggiare la probabile e consequenziale diminuzione dei fondi statali per il prossimo triennio».
Ieri (29 settembre), l'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti ha risposto, spiegando che «il punteggio artistico è uno dei tre indicatori sulla base dei quali viene assegnato il contributo annuale del Fondo Unico per lo Spettacolo». Ha poi aggiunto che, a differenza dei punteggi relativi alla Qualità Indicizzata e alla Dimensione Quantitativa, che vengono assegnati sulla base di indici oggetti, «il punteggio della Qualità Artistica è invece costruito su base di un giudizio discrezionale: viene assegnato su valutazione della Commissione Musica, i cui membri sono nominati dal Ministero».
In altre parole, Ghisalberti dice che non si può valutare l'operato della Fondazione Teatro Donizetti solamente su criteri che, per quanto competenti, risultano essere oggettivi. Anche perché «negli anni 2015-2021 i punteggi di valutazione artistica, la Qualità Indicizzata e la Dimensione Quantitativa sono costantemente cresciuti. Ed è cresciuto nell’ultimo anno anche il punteggio della qualità artistica, passando dai 17 del 2021 ai 18 del 2022. Inoltre, dal 2015 al 2021 i fondi ricevuti dal Fondo segnano un trend positivo». Effettivamente, se nel 2015 i finanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo assegnati al Donizetti ammontavano a circa 508 mila euro, nel 2021 si è arrivati a 707.600 euro circa.
In conclusione, l'assessore ricorda anche il successo di critica e i numerosi premi e riconoscimenti che, negli ultimi anni, sono stati assegnati al Donizetti Opera, a riprova della qualità della proposta artistica del festival».
Tutte tesi valide e articolate, ma che non rispondono in concreto all'interrogazione presentata da Nosari. Detto ciò, va detto che le risorse assegnate dal Fondo verranno rese note solamente verso fine anno e dunque adesso è impossibile capire se la valutazione sotto la sufficienza del Ministero circa la qualità artistica del Donizetti influirà negativamente sui soldi a disposizione della Fondazione. All'inizio del 2023, quando Bergamo sarà con Brescia Capitale italiana della Cultura, si tireranno le somme.