Arte

"Il Dono", la mostra di Palazzo della ragione che ora si può visitare

Ripartenza senza weekend. Unica vera novità l'esposizione organizzata da The Blank insieme al Comune di Bergamo e prorogata fino al 2 maggio

"Il Dono", la mostra di Palazzo della ragione che ora si può visitare
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Con l’ingresso in zona gialla, a Bergamo hanno riaperto al pubblico anche i musei, le mostre e i centri culturali della città. Soltanto nei giorni feriali però, cioè dal lunedì al venerdì, e gli ingressi saranno comunque contingentati. Restano chiusi, invece, i cinema, i teatri, le sale da concerto, così come palestre, piscine e centri sportivi.

Tornando ai musei, la maggior parte ha aperto da mercoledì (3 febbraio). «È una riapertura necessaria e anche simbolica – commenta l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – che vuole essere un segnale di incoraggiamento e di ripresa a tutta la città, un contributo a far muovere le persone, ad essere cittadini “turisti” nella nostra città, per coglierne tutta la bellezza e la cura che da sempre abbiamo per il patrimonio culturale pubblico».

Tra i nomi forti del panorama cittadino ci sono il Museo di Scienze Naturali E. Caffi (chiuso, invece, il Museo Civico Archeologico, visti gli imminenti lavori di restauro e di ristrutturazione), il Museo delle Storie di Bergamo diffuso tra Rocca, Palazzo del Podestà (con il Museo del ‘500 e il Campanone) e Convento di San Francesco (con il Museo della fotografia Sestini). Rimangono invece chiusi, per il momento, il Museo Donizettiano e la Torre dei Caduti.

Veniamo all’arte. Ha riaperto naturalmente l’Accademia Carrara: per garantire la massima sicurezza, sarà possibile prenotare la visita scrivendo a prenotazioni@lacarrara.it o telefonando al numero 328.1721727.

E ha riaperto la Gamec, con la mostra “Ti Bergamo”. Non è un’esposizione su arte e Covid, ma un progetto sul senso di comunità. I lavori raccolti – immagini, oggetti, filmati, suoni, pensieri – sono stati scelti in ragione delle relazioni che rappresentano. Nel raccontare la comunità di Bergamo – una comunità allargata alle persone che con la città hanno interagito in tempi diversi – la mostra restituisce il cortocircuito emotivo innescato dalla convergenza di eventi drammatici e gesti di solidarietà scaturiti durante la prima fase della crisi sanitaria, adottando un punto di vista che, dal presente, volge lo sguardo al passato, per immaginare il futuro. Articolato in sei sezioni, il percorso dispiega una narrazione che, oltre ad attingere ai contributi degli artisti, tiene conto delle produzioni di cittadine e cittadini comuni, della presenza del volontariato e di una serie di iniziative promosse da organi di stampa, startup, istituzioni del territorio, associazioni culturali e benefiche che, in un momento di grande difficoltà, hanno contribuito a tenere unita la comunità di Bergamo.

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Finalmente visitabile in presenza, infine, la mostra “Il Dono. Sulla vita e la morte”, al Palazzo della Ragione, organizzata da The Blank insieme al Comune di Bergamo e prorogata fino al 2 maggio. Curata da Stefano Raimondi, presenta opere di sette artisti - Matilde Cassani, Alberto Garutti, Felix Gonzalez-Torres, Andrea Mastrovito, Jonathan Monk, Andrea Romano e Namsal Siedlecki - che, attraverso lavori storici e nuove produzioni, indagano il tema del dono, spingendosi verso i due confini dialettici che determinano l’esistenza di ogni uomo: la vita e la morte. Molte delle opere sono pensate come veri e propri doni di cui lo spettatore può appropriarsi. Un invito a partecipare in modo attivo alla vita della propria comunità, dando al visitatore la possibilità concreta di aderire ad azioni di volontariato. Sono state infatti coinvolte istituzioni di volontariato del territorio che, con la mediazione di Csv Bergamo - Centro di Servizio per il Volontariato, offrono al visitatore la possibilità di avvicinarsi al volontariato e di dare una parte di tempo a supporto della comunità.

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