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Il Futurismo da Boccioni a Carrà: cent’anni di dinamismo estetico a Sarnico

Cento opere in esposizione per due mesi al Museo Bellini. Presente la scultura simbolo del movimento: "Forme uniche della continuità nello spazio"

Il Futurismo da Boccioni a Carrà: cent’anni di dinamismo estetico a Sarnico
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La vediamo quotidianamente sul retro della moneta da 20 centesimi di euro, tant’è che ormai non ci facciamo quasi più caso. La scultura simbolo del futurismo, “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni, è l’opera di punta di un'esposizione di quasi cento opere degli artisti di riferimento del movimento come Giacomo Balla, Carlo Carrà, Enrico Prampolini, Nicolai Diulgheroff, senza dimenticare un'opera firmata Mafarka Futurista, attribuita a Filippo Tommaso Marinetti.

Sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo, la culla della velocità della motonautica, il Museo Civico G. Bellini di Sarnico accoglie un'intrigante mostra sul futurismo che celebra quel dinamismo meraviglioso nato oltre cent'anni fa. L’esposizione analizza anche la totalità di un movimento che seppe influire su tutte le forme d'arte: pittura, scultura, fotografia, letteratura, cinema, teatro, musica, moda e perfino la cucina. Saranno esposti anche alcuni oggetti molto originali, come una radio futurista, un fonografo e un parlofono Edison e una selezione di spartiti musicali mai eseguiti fino ad oggi.

54417247_Diulgheroff - Fantasia Astrale
Foto 1 di 4
54417244_Boccioni - Forme uniche della continuità nello spazio - bronzo - 118x89x39 cm
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54417240_Balla - Linee di spazio compenetrate - Tempera su carta - 68,5 x 48 cm
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54417237_Pinacoteca-1-web
Foto 4 di 4

L'esposizione si snoda in un percorso a spirale che termina all'ultimo piano di un museo civico che è un vero e proprio gioiellino, posto sulle rive del Sebino, assurto a gloria internazionale con i celebri Floating Piers di Christo nel 2016.

I curatori della mostra Sandro Orlandi Stagl e Massimo Scaringella, protagonisti attualmente della cura di due padiglioni nazionali alla 59esima Biennale di Venezia, hanno impostato una visita che racconta in modo poetico e di grande qualità, l'ampiezza del futurismo, mostrando una selezione accurata di aeropitture, una novità assoluta in quegli anni, resa possibile dall'avvento dell'aeroplano come straordinario mezzo di elevazione e di velocizzazione dei viaggi umani.

Si parte con due inaspettate opere figurative del periodo giovanile degli artisti futuristi, per consentire ai visitatori di apprezzare l'evoluzione della pittura e del pensiero futurista. Un'esposizione unica nel suo genere che gode della collaborazione di una decina di prestatori d'opera, fra privati e pubblici, come il Museo Depero e l'archivio Carrà e che ha messo insieme una collezione di opere che arriva da tutta Italia, da Palermo a Milano.

L'opening è fissato oggi, venerdì 27 maggio, alle 18 su invito; apertura al pubblico da domani, sabato 28 maggio, fino a domenica 24 luglio con i seguenti orari: giovedì ore 17-20 (solo per visite guidate su prenotazione fino alle ore 22), venerdì ore 17-22; sabato e domenica 10-13,30 e 16-22. Aperture straordinarie: giovedì 2 giugno ore 10-13,30 e 16-20 (solo per visite guidate su prenotazione fino alle 22).

Info: Museo Civico G. Bellini, Via S. Paolo 8, tel. 035.912134.

La mostra è stata resa possibile grazie all’organizzazione di Origini by EBLand Srl, associazione che fornisce tutto il supporto locale, Il Ponte, e gli sponsor, Cogeme, Riva(gruppo Ferretti), Professional Link Srl e Pomilio Blumm per il supporto tecnico, economico e della comunicazione, che ha consentito la realizzazione dell'intero progetto. Il progetto è stata fortemente voluto dal sindaco Giorgio Bertazzoli e dall'assessore alla Cultura del Comune di Sarnico, Laura Crescini. Massimo Rossi, conservatore del museo, ha seguito il coordinamento locale dell'esposizione.

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