Il murales alla Teb è opera dei giovani di Bergamo, coordinati dall'artista Paolo Baraldi
Sabato 14 maggio, il progetto Giovani Onde ha reso 90 ragazzi protagonisti di un’attività di riqualificazione urbana
Nomi che si intrecciano, firme che si abbracciano e colori che si fondono hanno riempito lo spazio del muro della Teb, trasformandola in un tripudio di street-art nell’arco di un solo pomeriggio, quello di sabato 14 maggio.
I responsabili di questo attacco d’arte? Più di una novantina di giovani, coordinati dal noto artista bergamasco Paolo Baraldi, che ha condotto l’impresa. L’attacco d’arte si colloca all’interno di una costellazione di attività volute dalle politiche per i giovani del Comune di Bergamo, che comprendono i progetti Bergamo per i Giovani, Spazio Informagiovani e Giovani Onde, in collaborazione con il progetto GoodNight e in accordo con Teb.
"Zona Zero" è l’espressione che campeggia su tutte e si impone con il suo duplice significato. Nell’ambito della mappatura della città e della diversificazione delle tariffe del trasporto pubblico, il termine indica il centro città, ma per i giovani Zona Zero è il punto da cui tutto parte, Zona Zero è tutta Bergamo (da Milano inizia la numerazione da 1), idealmente è il centro da cui tutto si propaga e dove tutto è ancora possibile e da costruire, mettendosi in gioco.
Francesco Maffeis, coordinatore di Giovani Onde, progetto di Educativa di strada delle Politiche per i Giovani del Comune di Bergamo in co-progettazione con il Consorzio Solco Città Aperta e HG80 impresa sociale, sottolinea: «L’attività del murales si inserisce in un percorso di conoscenza di quella zona di città così vissuta e identitaria per i ragazzi che si muovono pendolari fra la Bergamo e i propri paesi. Quest’opera di street art è sicuramente un traguardo importante, sia in termini di pensiero, sia di realizzazione, perché condivisa tra giovani e adulti in perfetta linea con gli obiettivi del progetto Giovani Onde».
La scelta dell’area non ha nulla di casuale, ma risponde a una volontà precisa e all’obiettivo di far emergere i bisogni di chi abita quotidianamente tali spazi. L’assessore alle Politiche giovanili Loredana Poli dichiara: «La zona della Teb è un hub per le e i giovani della città e della provincia, non è solamente un luogo di transito ma di incrocio e di incontro. Qui ragazze e ragazzi, dai vissuti e dalle esigenze diverse, si conoscono e passano il loro tempo. Il lavoro di conoscenza e di presidio da parte del progetto Giovani Onde è fondamentale per l’amministrazione, non solo come prevenzione al disagio, ma anche e soprattutto come punto di ascolto delle esigenze delle nuove generazioni in città».
Filippo Simonetti, presidente Teb, sottolinea: «Il tram è un luogo importante della convivenza nella città pubblica. Con i nostri dipendenti operiamo per garantire la qualità del trasporto, ma desideriamo che le persone trovino, oltre ad un servizio efficiente, anche un ambiente sicuro, vivace e positivo in cui riconoscere l’appartenenza ad una comunità civile organizzata e serena».
Il murales rappresenta qualcosa di bello, proficuo e duraturo, che vede i ragazzi e le ragazze protagonisti di un gesto nel segno della riqualificazione urbana. Per i giovani, l’attività non è stata solo un momento ludico ricreativo ma un atto di appropriazione di una zona che vivono e che riconoscono come loro.