L'intervento

Il restauro del Coro ligneo della Basilica di Santa Maria Maggiore: un "Cantiere Vivo" aperto alla città

Sui pannelli trasparenti ci saranno testi, immagini e QRcode che permetteranno sia la visione dei lavori che approfondimenti storici

Il restauro del Coro ligneo della Basilica di Santa Maria Maggiore: un "Cantiere Vivo" aperto alla città
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Un cantiere aperto, multimediale e interattivo per avvicinare i giovani, e non solo, all’arte e alla storia di Bergamo: questo e molto altro è “Cantiere Vivo”, il progetto di restauro del Coro ligneo di Giovan Francesco Capoferri e Lorenzo Lotto situato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, promosso da Fondazione Mia e Fondazione Banca Popolare di Bergamo.

Questo intervento nell’edificio sacro si concluderà nel 2023, in tempo per celebrare al meglio l’importante appuntamento di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura. In occasione dell’importante restauro saranno pubblicate le lettere che Lorenzo Lotto inviò agli allora reggenti della Misericordia Maggiore in un’edizione speciale.

L’opera è composta da una sequenza di tarsie lignee raffiguranti immagini di storie bibliche e simboliche, realizzata tra il 1523 e il 1555. Il restauro, che si è reso necessario e urgente per preservare il bene dal deperimento causato dello scorrere del tempo, segue le tecniche più innovative ed è eseguito da Bottega Luciano Gritti, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia

Fondazione Banca Popolare di Bergamo per l’importante intervento ha stanziato un contributo di 200 mila euro, su un investimento complessivo di 315 mila euro sostenuto da Fondazione Mia. «L’intervento fa parte del più ampio programma che la Fondazione sta realizzando per il recupero e la conservazione del prezioso patrimonio artistico sia della Basilica che del Monastero di Astino, con l’obiettivo di restituirli alla città in tutta la loro bellezza e magnificenza in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023», ha dichiarato Fabio Bombardieri, presidente Fondazione Mia.

I visitatori possono accedervi e seguire il lavoro dei professionisti all’opera: l’allestimento di tutta l’area di cantiere è stato ideato e realizzato da Smart Puzzle, un gruppo di professionisti guidato da Stefano Marziali, specializzato nella valorizzazione di beni culturali e docente alla Scuola di restauro dell’Accademia di Verona. Grazie a questo intervento, un’area solitamente preclusa al pubblico si trasforma in uno spazio aperto, raccontato con l’allestimento di pannelli di plexiglass su cui sono riportati diversi contenuti: testi, immagini e QRcode che permettono sia la visione dei lavori che l’approfondimento di contenuti storici e artistici, legati all’opera e al suo contesto.

Da sinistra: Santus, Bombardieri, Gori, Benigni, Marziali e Gritti

«Per noi significa restituire il giusto spazio all’opera dei professionisti del settore, riconoscimento che, oggi più che mai, apprezziamo e condividiamo - ha spiegato Armando Santus, presidente Fondazione Banca Popolare di Bergamo onlus -. Con la partecipazione a questo cantiere vivo, Fondazione, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, rinnova il suo impegno per la cultura e per la valorizzazione del patrimonio artistico e storico».

Nelle numerose attività di cantiere è previsto il coinvolgimento di diplomandi e neolaureati: saranno infatti proposti tirocini formativi a studenti degli enti di formazione del territorio, fornendo così un'occasione di sviluppo e avvio alla professione.

«Quest’anno avvieremo un cantiere-pilota per capire come intervenire sull’abside della Basilica di Santa Maria Maggiore, per poi proseguire, nel 2024, con un intervento importante da un milione di euro per il primo lotto delle facciate – ha spiegato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo -. Ancora quest’anno invece interverremo sulla scala che separa la Basilica di Santa Maria maggiore dall’Ateneo. Quindi come Comune, con Fondazione Mia e Fondazione Banca Popolare di Bergamo, ci mettiamo d’impegno per cercare di conservare il grande patrimonio di questa città».

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