Kermesse

Il silenzio diventa protagonista: Bergamo accoglie la 15ª edizione di ArtDate

Dal 13 al 16 novembre il festival di arte contemporanea firmato The Blank esplora il tema con mostre, performance e incontri tra filosofia, musica e scienza

Il silenzio diventa protagonista: Bergamo accoglie la 15ª edizione di ArtDate

Assenza di parole e suoni, meditazione, incomunicabilità, sacralità, ma anche il vuoto in fisica e lo zero in matematica. Dal 13 al 16 novembre torna a Bergamo ArtDate, il festival di arte contemporanea ideato e organizzato da The Blank in collaborazione con il Comune di Bergamo e con il sostegno di Regione Lombardia. Riconosciuto dal circuito europeo Effe – Europe for Festivals, Festivals for Europe e accreditato come Green Fest dal 2020, il festival giunge quest’anno alla 15ª edizione proponendo quattro giornate dense di eventi, mostre, performance, incontri e proiezioni dedicate al tema del silenzio, declinato nelle sue molteplici dimensioni.

L’apertura

Il festival si apre giovedì 13 novembre con l’attesa mostra personale di Matt Mullican, “That Person’s Heaven”, curata da Stefano Raimondi e allestita a Palazzo della Ragione. L’artista americano, figura di riferimento dell’arte concettuale internazionale, torna in Italia dopo l’esposizione al Pirelli Hangar Bicocca del 2018. L’opera, realizzata in collaborazione con Aquafil SpA e Radici Pietro Industries & Brands SpA., è una monumentale installazione ipnotica composta da trentadue lavori in fibre sintetiche disposti su una griglia di 16×16 metri: un viaggio visivo e mentale nel mondo di “That Person”, alter ego dell’artista evocato in stato di trance.

Venerdì

La giornata di venerdì 14 novembre si apre all’Accademia di Belle Arti G. Carrara con la conferenza del critico Christian Caliandro, “Silenzio e responsabilità dell’arte contemporanea”, riflessione sul ruolo dell’artista nel mondo odierno. In serata spazio al cinema con la proiezione del documentario “Farebbero tutti silenzio”, dedicato al rapporto tra tifosi atalantini, società e stampa, seguita da un incontro con i registi Andrea Zambelli, Marco Marcassoli e Andrea Zanoli, insieme all’artista Andrea Mastrovito. La giornata si chiude con “Senza Titolo” di Annamaria Ajmone, performance che trasforma la scalinata medievale di Palazzo della Ragione in un corpo scenico in dialogo con lo spazio e il pubblico.

Sabato

Sabato 15 novembre il festival si diffonde nella città con Silenziose Tracce, esperienza collettiva curata da Laboratorio Silenzio, e con l’installazione sonora “Echo / The Beyond” di Mario Carminati al Tempietto di Santa Croce, un intreccio di suoni naturali e voci umane curato da Elisa Muscatelli e arricchito dalle visite guidate della Fondazione Bernareggi. Al Monastero del Carmine è prevista la proiezione “Silent Conversation” di Eva Giolo e la presentazione del progetto “Baita dei ricordi”, dedicato alla memoria della montagna. Nel pomeriggio si svolge il tradizionale Galleries Time, con aperture e iniziative in numerosi spazi espositivi cittadini: Crocicchio ArtSpace, luogo_e, Marelia, Sambe15C, Spazio Giacomo, Spazio Volta, Studio Vanna Casati, Traffic Gallery, Triangoloarte, Ultracontemporary Art Project, The Drawing Hall e Spazio Tilde. In serata, il Monastero del Carmine ospita la performance musicale “Canone Infinito Xtended” di Lorenzo Senni, preceduta dal live di Soft Cou con “Horseshoe”.

Soft Cou

Domenica

Domenica 16 novembre, ultima giornata di ArtDate, si apre in modo inconsueto con una sessione di ginnastica yoga all’interno della mostra di Mullican. Seguono l’apertura della casa-studio di Luigi Ravasio e la visita agli studi di numerosi artisti coinvolti nel festival – tra cui Emma Ciceri, Dario Tironi, Chiara Brambilla, Diego Gualandris, Marco Rossi e Claudio Troncone. La chiusura, alla Sala dell’Orologio, è affidata a due appuntamenti di rilievo: la conferenza del matematico Piergiorgio Odifreddi, “Il silenzio, il vuoto, il nulla, lo zero”, e la sonorizzazione dal vivo di film di Maya Deren “Meshes of the Afternoon” (1943) a cura di Jacopo Biffi e Mauro Frugiuele, in collaborazione con Bergamo Film Meeting.

Film di Maya Deren “Meshes of the Afternoon” (1943)