Settimana del Liberty

La Belle Époque a San Pellegrino: il Grand Hotel riaperto ai visitatori dopo 42 anni

L’evento speciale è inserito nella Art Nouveau Week. Coinvolte anche le ville di Sarnico, i palazzi di Bergamo, Crespi d'Adda

La Belle Époque a San Pellegrino: il Grand Hotel riaperto ai visitatori dopo 42 anni
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Si rinnova l’appuntamento del Festival Art Nouveau Week, manifestazione internazionale dedicata alla corrente culturale e artistica Art Nouveau (in Italia nota anche come stile floreale, stile liberty o arte nuova, movimento artistico e filosofico fiorito tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento) nelle sue molteplici espressioni. Nonostante l’emergenza pandemica non sia ancora del tutto superata, la terza edizione è di grande rilievo e l’Associazione Italia Liberty offre fitto un palinsesto di appuntamenti dall’8 al 14 luglio con il patrocinio di MiC Ministero della Cultura, Enit, Council of Europe e Fondazione Italia Patria della Bellezza.

Il fulcro della manifestazione sono le visite guidate in edifici normalmente chiusi al pubblico. Un’occasione unica per riscoprire questi gioielli architettonici. I visitatori individuali possono acquistare pacchetti che comprendono visite guidate a orari prestabiliti e non modificabili all’indirizzo italialiberty.it/artnouveauweek. È anche possibile effettuare prenotazioni “su misura” sul sito italialiberty.it, scegliendo per conto proprio l’edificio, il giorno e l’orario delle visite.

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«Avvicinarsi al complesso fenomeno del Liberty nazionale comporta uno sforzo di sintesi delle migliori espressioni culturali e artistiche di uno stile, che in qualche modo ha rappresentato, o almeno ha tentato di farlo sul versante dell’arte, il compimento del progetto di unificazione nell’Italia post-unitaria – spiega il curatore del Festival Art Nouveau Week, Andrea Speziali -. In questo quadro può inserirsi anche la rapida trasformazione che interessò molte città italiane, con ampliamenti urbanistici quanto mai indispensabili non solo per affrontare il forte incremento di popolazione generato dal richiamo verso i centri che offrivano migliori condizioni di vita ma anche dallo sviluppo industriale, che proprio in questi anni si andava a delineare come forza propulsiva per la crescita delle città».
Una delle punte di diamante del Liberty italiano, sotto i riflettori di questa edizione dell’Art Nouveau Week, è il Grand Hotel di San Pellegrino Terme: dopo ben quarantadue anni dalla sua chiusura, è stato completato il lotto principale dei lavori di ripristino, cui seguirà un intervento di sistemazione delle aree esterne. Inaugurato nel 1904, il Grand Hotel è una lucida espressione del Liberty italiano, che trionfa fra sfarzo e maestosità: tra gli altri, ha accolto dentro le sue mura grandi personaggi storici, dalla Regina Margherita di Savoia al Premio Nobel Salvatore Quasimodo. La sua fortuna non è durata che pochi decenni e nel 1979 l’hotel ha chiuso i battenti, abbandonato al degrado e messo in salvo solo recentemente. Visitabile anche il vicino casinò.

A pochi chilometri da Bergamo c’è anche Crespi d’Adda, costruito in base alle dinamiche organizzative della vita e del lavoro di operai, impiegati e dirigenti all’ombra dell’iconica ciminiera del più importante cotonificio italiano del XIX secolo. Un microcosmo ideale – patrimonio Unesco dal 1995 – che svela l’incanto del Liberty italiano nella pluralità delle sue espressioni, dall’eclettica monumentalità del Castello Crespi alla semplice funzionalità delle case operaie bifamiliari.

Protagonista della settimana è anche la cittadina di Sarnico che, nel 2017, si è aggiudicata il titolo di “Best Liberty City” per le sue ville, villini e palazzi. In programma anche itinerari al cimitero monumentale e al quartiere Santa Lucia di Bergamo, nonché al Teatro Filodrammatici di Treviglio.

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