Ancora tante incognite

L'assessore Ghisalberti fa chiarezza sullo spettacolo su Raffaella Carrà al Donizetti (che resta solo un'ipotesi)

Il consigliere Bianchi aveva presentato un'interpellanza molto critica, chiedendo risposte sia sulla sostenibilità economica che sulla programmazione per il 2023

L'assessore Ghisalberti fa chiarezza sullo spettacolo su Raffaella Carrà al Donizetti (che resta solo un'ipotesi)
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Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura di Bergamo, ha fatto chiarezza, per quanto a oggi possibile, sull’ipotetico spettacolo dedicato a Raffaella Carrà in occasione del Festival Donizetti 2023. Proposto in Consiglio di amministrazione della Fondazione Donizetti dal direttore artistico Francesco Micheli a metà giugno, lo spettacolo si è dimostrato e continua a essere divisivo, prima ancora di essere confermato. Il consigliere di Fratelli d'Italia Filippo Bianchi ha poi mosso le acque con un’interpellanza, nella quale ha chiesto chiarimenti circa le scelte artistiche della Fondazione Teatro Donizetti 2023 e la sostenibilità economico dell’ipotetico spettacolo, che potrebbe arrivare a costare cinquecentomila euro.

Ghisalberti ha risposto: «Mi preme sottolineare che il contributo pubblico, che il Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura assegna ogni anno alla Fondazione, è destinato solo ed esclusivamente alle attività del Donizetti Opera Festival e che tale contributo deve essere rigorosamente rendicontato al Ministero. Mentre le risorse che il Comune di Bergamo assegna alla Fondazione (costanti per entità in questi ultimi anni) sono destinate ai costi di gestione dei due teatri, alla programmazione artistica delle stagioni di Prosa, Altri Percorsi, Operetta, Opera Lombardia, dei Festival Bergamo Jazz e Donizetti Opera, e alle molteplici attività che lungo il corso dell’anno coinvolgono attivamente i giovani e le scuole».

Oltre ai chiarimenti sul possibile finanziamento allo spettacolo, nell’interrogazione di Bianchi hanno trovato posto anche numerose domande sulla natura, sulle caratteristiche, sui contenuti, sulle date e sulle possibili tempistiche dello spettacolo, a oggi solo ipotizzato. In tal senso, lapidaria la risposta di Ghisalberti: «Quanto alle richieste del consigliere Bianchi di conoscere ora i dettagli artistici dell’opera è evidente che tutta la comunicazione sulle proposte artistiche del 2023 viene gestita nei tempi e nei modi che l’ufficio stampa della Fondazione decideranno».

L’assessore ha inoltre sottolineato: «Per il 2023, la Fondazione Teatro Donizetti ha presentato una programmazione molto articolata che spazia dalla prosa, al jazz, alla lirica, ai festival con alcuni eventi speciali tra i quali ha ipotizzato la produzione di un’opera contemporanea, con la regia di Francesco Micheli, dedicata a Raffaella Carrà, la grande protagonista della televisione non solo italiana, cantante, ballerina, attrice, conduttrice e autrice televisiva e radiofonica, scomparsa un anno fa e molto amata dagli italiani. Attualmente, è in corso il complesso processo che sempre precede la decisione di mettere in scena uno spettacolo, dalle scelte artistiche (musica, interpreti, sceneggiatura, scenografia) a cui si aggiunge in questo particolare caso la verifica sui diritti d’autore in capo alla Rai e agli eredi di Raffaella Carrà. Si dovranno inoltre costruire la previsione dei costi e la sostenibilità della proposta. Una volta chiariti i temi artistici e quello economico, il Consiglio d’amministrazione sarà in grado di fare le opportune valutazioni e di confrontarsi con l’Amministrazione comunale».

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