L'opera

Nel giardino del Comune di Alzano è arrivato Spartacus, il guerriero di ferro che difende i diritti

Inaugurata il 21 novembre davanti al Municipio, la scultura di Mino Patelli diventa simbolo della Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza

Nel giardino del Comune di Alzano è arrivato Spartacus, il guerriero di ferro che difende i diritti

Il 21 novembre, nel giardino del Municipio di Alzano Lombardo, è comparsa una figura che non passa certo inosservata: Spartacus, la scultura umanoide firmata da Mino Patelli, artista alzanese ormai noto per le sue opere in ferro e in legno.

L’occasione scelta per l’inaugurazione non è casuale: la scultura è stata presentata durante la Giornata internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, alla presenza dei bambini e dei genitori dell’asilo nido comunale. «È stata una sorpresa piacevole anche per me – racconta Patelli -. Non avevo pensato alla scultura in relazione a quel tema, ma l’idea di inserirla in questa giornata mi è piaciuta. Ha trovato il suo contesto».

Un guerriero di ferro

Mino racconta che l’umanoide era nel suo laboratorio, a casa sua, in attesa insieme ad altri suoi simili: «L’ho realizzato tanti anni fa, come altre sculture della stessa serie. È costruito sopra un manichino, uno di quelli da negozio, a cui ho dato la posizione che mi sembrava più adatta».

Da lì, parte la fase più lunga: «Ho iniziato a rivestirlo con chiodi antichi tra Settecento e Ottocento. Una volta li facevano tutti a mano, non ce n’è mai uno uguale all’altro. I muratori me li portavano, ne avevo un sacco».

Poi però i chiodi finiscono, e Mino passa ai tondini da cantiere: «Sono andato avanti così, finché la figura del gladiatore non era completa». Il lavoro è stato lungo: «Penso di averci messo quattro mesi. Prima si “punta”, poi si salda, poi bisogna riuscire a togliere il manichino dall’interno… ed è più complicato di quanto sembri – racconta ridendo -. Pensavo che bastasse dargli due martellate, ma non è stato proprio così. E poi è decisamente pesante da spostare. Abbiamo fatto fatica a caricarlo sul camion».

Il nome invece è nato senza troppi ragionamenti: «La postura mi ricordava un guerriero (…)

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