Appuntamenti

Novant'anni di Villa Barbarigo: incontro, mostra e conferenza con gli studenti

L’Istituto superiore Andrea Fantoni ha organizzato un momento per ricordare la storia dell'edificio, nato come Seminario vescovile

Novant'anni di Villa Barbarigo: incontro, mostra e conferenza con gli studenti
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La storia di Villa Barbarigo a Clusone è iniziata novant’anni fa e non si è ancora fermata. Per questo l’Istituto superiore Andrea Fantoni, una delle scuole che oggi si trovano nell’edificio della Villa, in collaborazione con l’Azienda Bergamasca Formazione di Clusone e altre realtà del territorio, propone alcuni momenti per ricordare, ma anche guardare al futuro: l'appuntamento è per il 16 novembre.

La storia della Villa, un pomeriggio di incontri

Il 29 ottobre 1934 veniva inaugurata, tra grandi festeggiamenti e la presenza di personalità come Angelo Roncalli, Villa Barbarigo. Nata come Seminario Vescovile per i primi anni del ginnasio, supera il periodo difficile della Seconda guerra mondiale, quando diviene anche rifugio per i bambini libici, e negli anni Settanta viene ceduta alla Provincia, concludendo l’esperienza del Seminario.

Da allora, diverse scuole superiori si sono susseguite tra le mura storiche di Villa Barbarigo e ad oggi sono presenti l’Azienda Bergamasca Formazione e l’Istituto superiore Andrea Fantoni che, per ripercorrere questa storia, propone per il 16 novembre, a partire dalle 15.30, un pomeriggio di incontri e condivisione di esperienze, attraverso una tavola rotonda con diverse personalità, tra cui alunni del periodo del Seminario, del Fantoni e di Abf.

villa archivio 1938
Foto 1 di 2
foto Fantoni studenti
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Libro fotografico, mostra e visite guidate

Nel corso del pomeriggio verrà presentato il libro fotografico realizzato in occasione del Novantesimo, che racchiude il passato, con immagini d’archivio, e il presente dell’edificio, colto negli scatti di alunni ed ex alunni della scuola Fantoni. Come pausa tra le due tavole rotonde, verrà proposta una merenda dolce offerta dal Comitato Genitori (CoGe) dell’Istituto Fantoni.

Alle ore 19 sarà inaugurata una mostra sulla storia della Villa, negli spazi dell’ex chiesetta e, a conclusione del pomeriggio, la scuola alberghiera di ABF offrirà un aperitivo a tutti i presenti. La mostra resterà in sede, per essere visitata dagli alunni, fino a sabato 23 novembre. Dal 25 novembre all’11 dicembre sarà esposta al pubblico negli spazi di Sala Portec, in piazza Orologio a Clusone, e visitabile negli orari di apertura dell’Ufficio turistico.

Le visite guidate alla mostra saranno curate dagli studenti dell’Indirizzo Turistico dell’Istituto Fantoni. Altre classi dello stesso Istituto hanno contribuito “adottando” articoli da L’Eco di Bergamo, tratti dall’archivio del quotidiano, che parlano di Villa Barbarigo e della nascita dei diversi indirizzi scolastici: hanno poi realizzato dei poster che verranno esposti nel pomeriggio del 16 novembre.

Conferenza con Benzoni e don Rota

Per completare la serie di eventi del Novantesimo, nella serata di giovedì 21 novembre si terrà una conferenza relativa alla storia della Villa, frutto delle ricerche di insegnanti e alunni dell’Istituto Fantoni. Interverranno Matteo Benzoni, storico del Circolo Culturale Baradello, e don Davide Rota Conti, direttore per l’Ufficio della pastorale della cultura, dell’Ufficio dei beni culturali e dell’Ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali della Diocesi di Bergamo.

L'evento è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione, oltre che di Abf Clusone, del Comitato Genitori dell’Istituto Fantoni, dell’associazione Alumni, della parrocchia di Clusone e del Seminario Vescovile di Bergamo, che ha permesso il recupero di molti materiali d‘archivio e che pubblicherà la storia del Seminario di Clusone in un numero speciale di Alere, rivista ufficiale del Seminario, in uscita l’8 dicembre.

Commenti
Francesco Giuseppe

Bellissima foto. Si nota una cosa importante, che non c'è una pianta in tutti i dintorni, ne sulla montagna dietro, mentre oggi è tutto bosco! 90 anni fa non si parlava di inquinamento o di ossigeno delle piante, anzi, e le piante erano almeno il 50 % di quelle attuali. Dimostrazione che la continua divinizzazione delle piante non riduce l'inquinamento,

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