entro il 2023

Palazzo Moroni, dopo il piano nobile al via i lavori in altre 5 sale per aprirle al pubblico

L’obiettivo è di rendere completamente fruibile la dimora storica entro l'appuntamento di Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura

Palazzo Moroni, dopo il piano nobile al via i lavori in altre 5 sale per aprirle al pubblico
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Dopo aver aperto ai bergamaschi per la prima volta a settembre le quattro sale del piano nobile, adesso Palazzo Moroni guarda all’appuntamento di Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura, con l’obiettivo di rendere fruibili entro il 2023 anche altri cinque saloni che, ad oggi, non possono essere visitati.

Nella dimora storica in via porta Dipinta, un bene gestito dal Fai (Fondo ambiente italiano), sono infatti in programma a partire dal prossimo anno una serie di interventi di restauro e di adeguamento degli impianti per rendere il percorso della visita ancor più fruibile per i turisti e per i cittadini. I lavori al piano nobile verranno effettuati dal 10 gennaio all’8 febbraio, nel periodo di chiusura al pubblico del Palazzo.

Nel frattempo, in attesa che Palazzo Moroni sveli ogni preziosa opera d’arte contenuta nelle sue stanze, grazie all’apertura del piano nobile gli appassionati d’arte hanno potuto ammirare anche la Sala dell’età dell’oro, la Sala dei Giganti, la Sala di Ercole e il Salone della Gerusalemme liberata.

In particolare, nella Sala dell’età dell’oro si possono ammirare tre splendide opere di Giovanni Battista Moroni (con il quale la famiglia non vanta legami di parentela, ma che acquisisce nell’Ottocento proprio per rafforzare le testimonianze di una gloria familiare basata sull’omonimia con il pittore) quali il Ritratto di Gian Gerolamo Grumelli, detto Il cavaliere in rosa, quello della moglie Isotta Brembati e, infine, il Ritratto di anziana donna vestita di nero.

Autentici capolavori, che si aggiungono al parco storico con i terrazzamenti all’italiana e all’ortaglia, che si estende per due ettari ai piedi della Rocca.

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