Saltate due stagioni

Sala Greppi ancora chiusa per restauri e l'associazione musicale pesta i piedi

Nessun concerto nel piccolo teatro dell'oratorio dell'Immacolata, prima a causa del Covid, poi per l'idea di un restauro "in grande"

Sala Greppi ancora chiusa per restauri e l'associazione musicale pesta i piedi
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di Angela Clerici

Quando riaprirà la Sala Greppi? Il piccolo teatro dell’oratorio dell’Immacolata in città è famoso per la sua rassegna di concerti che si ripropone da più di trent’anni e che va da fine settembre fino al giorno dell’Immacolata, gran finale scelto per celebrare la dedicazione dell’oratorio. Il teatro appartiene al centro giovanile dal tempo della sua costruzione, nel 1903, su iniziativa di Giuseppe Greppi, ricco filantropo, grande amico di don Luigi Palazzolo. La rassegna musicale è invece portata avanti dall’Associazione Sala Greppi, gruppo di musicofili bergamaschi, il cui presidente, da più di dieci anni, è l’avvocato Ettore Tacchini.

L’ultima stagione musicale, come sempre di prim’ordine, è stata quella del 2019. Poi il buio, con dispiacere dei molti bergamaschi che alla stagione della Greppi erano affezionati. Colpa del Covid, ma non soltanto. E quindi?

Spiega il direttore dell’oratorio, don Nicola Brevi: «Ci eravamo resi conto, ne aveva parlato anche l’associazione, che le poltrone, circa trecento, non erano più a norma, non erano ignifughe e quindi bisognava cambiarle. Dovendo fare questo intervento, abbiamo ritenuto di riqualificare il teatro per bene, in modo da renderlo a norma in ogni aspetto e pronto a ospitare concerti, convegni, spettacoli... La Curia vescovile ci ha dato il via libera a febbraio del 2020. Ma è arrivato il virus e ha bloccato tutto».

L'avvocato Ettore Tacchini

L’associazione musicale sperava di riuscire a imbastire una piccola rassegna per il settembre-ottobre 2020, ma è arrivata la seconda ondata. E il teatro non era comunque a norma. Spiega ancora don Nicola: «Tutto è rimasto di nuovo bloccato. A quel punto abbiamo comunque fatto preparare un bel progetto e il 19 marzo del 2021 abbiamo venduto le poltrone, a 100 mila lire l’una. È stato un successo, abbiamo raccolto circa 30 mila euro. Volevamo partire con i lavori, ma ci si è resi conto che il progetto iniziale aveva dei limiti e andava migliorato, soprattutto per quanto riguarda l’acustica, di alto livello, della sala. Avremmo voluto inaugurare il teatro rinnovato proprio l’8 dicembre per l’Immacolata, ma non è stato possibile. Esiste anche il problema del sottopalco e dei camerini da sistemare, insomma, non è una piccola cosa e anche dal punto di vista finanziario l’onere sarà ingente». Si parla di una spesa attorno al milione di euro, un bel peso per la parrocchia. (...)

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