Scoperto a Palermo un manoscritto originale del Donizetti: prevista la messa in scena
Il compositore bergamasco realizzò l'opera tra il 1825 e il 1826 mentre era in Sicilia. Il documento contribuirà agli studi della Fondazione
Un prezioso ritrovamento, quello avvenuto alla biblioteca dell'osservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo: grazie al lavoro del ricercatore del Centro studi donizettiano Edoardo Cavalli è stato individuato il manoscritto originale dell'opera Alahor in Granata, realizzato dal compositore di casa nostra tra il 1825 e il 1826. Adesso il reperto sarà oggetto di ulteriori studi e di un approfondimento scientifico, in vista della futura messa in scena.
«Siamo molto felici e orgogliosi - ha sottolineato Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti - per i risultati scientifici raccolti in questi mesi dal Centro Studi donizettiani: Cavalli ha identificato questo prezioso manoscritto di Alahor in Granata, Candida Mantica sta lavorando per la ricostruzione della partitura del Piccolo compositore di Mayr, si studia e si lavora su tante altre opere».
Il soggiorno palermitano di Donizetti
Donizetti giunse a Palermo come direttore della musica e compositore di nuove opere al Teatro Carolino, spazio costruito per l’aristocrazia del capoluogo siciliano. L’Alahor andò in scena riscuotendo un tiepido successo, ma sarebbe poi stata ripresa al Teatro San Carlo di Napoli e nuovamente a Palermo. La copia della partitura era stata sino a oggi l’unica identificata, sulla quale sono stati fondati gli studi per la ripresa nel 1998 al Teatro de la Maestanza di Siviglia e poi nel 1999 al Teatro Massimo di Palermo.
La scoperta di Cavalli permetterà di avere una partitura pienamente attendibile di quanto Donizetti scrisse al tempo e, oltre a poterne finalmente realizzare un’edizione critica, il Centro Studi coglierà l’occasione di questo ritrovamento per organizzare, spera col Conservatorio e con l’Università di Palermo, una giornata di studi sul soggiorno siciliano del compositore. In anni recenti, tra l'altro, il bibliotecario del Conservatorio di Palermo, Dario Lo Cicero, aveva scoperto degli autografi di due cantate di Donizetti, delle quali si conoscevano solo i titoli.