Un libro sulle valli bergamasche ai tempi della Belle Époque
Corredato da immagini suggestive, riporta testi dell’epoca, scritti a cavallo fra XIX e XX secolo: la montagna era in forte evoluzione industriale, ma anche il turismo viaggiava bene
Un libro sulla “Belle époque” a Bergamo e in particolare nelle sue valli è stato pubblicato e curato da Claudio Tognozzi (“Le valli bergamasche nella Belle époque”, Polibio Books, reperibile in Amazon).
Si tratta di un volume di grande interesse, corredato da immagini suggestive. Riporta testi dell’epoca, scritti a cavallo fra XIX e XX secolo, che raccontano le nostre valli in forte evoluzione industriale, ma anche dal punto di vista turistico. Basti pensare al lancio di San Pellegrino come centro termale di respiro europeo, attrattivo per reali e nobili dei Paesi più importanti, dalla Francia alla Russia, alla Germania.
Vennero erette strutture di rara bellezza come il Grand Hotel e il casinò, ma anche l’edificio delle Terme. E pure fu costruita la Ferrovia della Valle Brembana, una delle prime in Italia a trazione elettrica. Venne realizzata in soli due anni, fra il 1904 e il 1906, nonostante si trattasse di un’opera impegnativa, con numerosi ponti e gallerie.
Le nostre valli a quel tempo erano impegnate in attività tipiche della montagna, l’economia era basata sull’allevamento, sui pascoli, sui boschi, sulle miniere. La coltura del gelso e l’allevamento del baco da seta erano ancora molto importanti. Molti erano i minerali che venivano estratti nelle nostre miniere, dal ferro al piombo allo zinco, alla lignite. Ma persino si trovavano oro e argento. Nello sviluppo del lavoro in miniera veniva riposta la speranza di un’economia florida che annullasse il problema della emigrazione di tanti uomini verso la Francia e la Svizzera, in forme stagionali, ma anche l’emigrazione di tante famiglie in modo stabile verso le Americhe e l’Australia.
A quel tempo la terra bergamasca aveva già una certa fama per quanto riguarda le terme. Oltre a San Pellegrino erano in voga Sant’Omobono, Bracca, Leffe. Le ferrovie furono importanti per lo sviluppo delle valli in quel periodo. Nel 1884 entrò in esercizio il primo tratto della ferrovia della Val Seriana (prima a vapore, poi diesel), nel 1906, il 12 luglio, venne inaugurata la Bergamo-San Pellegrino con locomotori elettrici e carrozze eleganti. Il percorso completo (fino a Piazza Brembana) contava ben trenta gallerie.
Aggiungo che negli stessi anni, a Piazzatorre, venne inaugurata la prima colonia, la Bergamasca, ad opera dell' Opera Bergamasca (allora Comitato Scrofolosi) nel 1903 e della colonia Genovese, ad opera dei gerarchi fascisti genovesi, per i figli dei dipendenti Italsider di Genova, ne3l 1929.