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Celebrazioni
Una mostra che ricorda la rivolta dei Boxer e la missione di "Padre Pace" da Alzano
Il paese festeggia i suoi 98 anni da Comune e riscopre un capitolo dimenticato della storia mondiale attraverso uno sguardo inedito
di Clara Scarpellini
Il 7 giugno Alzano Lombardo ha festeggiato il suo novantottesimo compleanno: nel 1927 nasceva il Comune con la fusione tra Alzano Sopra e Alzano Maggiore, a cui si aggiunse Nese nel 1939. Poi, nel 1991, grazie allo sviluppo economico e alla rilevanza culturale raggiunta, Alzano ottenne il titolo di “città”.
Un traguardo importante per una comunità che, pur giovane in termini amministrativi, affonda le sue radici nei secoli, come dimostrano le chiese, le corti antiche e i conventi che costellano il suo territorio.
Ma questo giugno c’è un altro anniversario da ricordare: sono passati 125 anni (1900-2025) da uno degli episodi più drammatici della storia coloniale mondiale, la rivolta dei Boxer in Cina, che toccò da vicino anche Alzano grazie alla figura del missionario Luigi Piazzoli. Proprio a questa vicenda poco nota è dedicata una mostra che, fino a oggi (14 giugno) nella biblioteca parrocchiale dell’oratorio di Alzano Sopra, racconta un pezzo di storia globale partendo da un archivio dimenticato riscoperto per caso in terra bergamasca.
«Stavo cercando dei francobolli»
La mostra è un viaggio nella Cina della fine dell’Ottocento attraverso documenti originali, lettere, disegni, ricevute fiscali, cartine e fotografie d’epoca, tutti legati a uno degli episodi più drammatici della storia coloniale: la rivolta dei Boxer.
A rendere unica questa esposizione è anche la storia del suo ritrovamento: Roberto Vavassori, collezionista di francobolli, trovò tutto questo materiale per caso, durante (...)
