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Vacanze in Italia, e il ministero rispolvera i vecchi manifesti

Dalle immagini retrò l'invito a compiere un viaggio lento tra i borghi più belli della nostra Penisola.

Vacanze in Italia, e il ministero rispolvera i vecchi manifesti
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«Viaggio in Italia - Per un’estate italiana», è la nuova campagna promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo in collaborazione con l’Enit, il Touring Club Italiano e l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia in vista della più ampia attività di promozione istituzionale di questa prossima stagione estiva. Un avvicinamento costituito dal racconto del territorio nazionale attraverso una selezione dei manifesti pubblicitari che hanno reso l’Italia celebre nel mondo raccontando per immagini le località più belle e affascinanti della Penisola, nonché i piccoli centri, i borghi, lo splendido paesaggio tra mare e montagna e le aree più interne e meno note del Paese. E anche Bergamo e la vicina Brescia sono presenti con alcuni manifesti.

I manifesti provengono dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, dal patrimonio culturale dell’ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, e dall’archivio del Touring Club Italiano. Raccolte e in continuo aggiornamento, le immagini sono state pubblicate sui canali social, per invitare tutti a condividere il proprio #viaggioinitalia, proseguendo con i flash mob fotografici «Art you ready?» promossi dal MiBACT dall’inizio del lockdown con lo scopo di mantenere viva l’attenzione sul patrimonio culturale. «È fondamentale non perdere il contatto con il patrimonio culturale e le bellezze dei nostri territori», ha dichiarato il ministro Dario Franceschini e l’invito è sempre lo stesso, quello di condividere le proprie fotografie di paesaggi e luoghi del cuore lungo tutto il territorio nazionale, ripescando scatti recenti nella galleria del proprio smartphone o cercando vecchie foto nei cassetti e negli album fotografici di tanti anni fa.

Una promozione che accompagnerà gli italiani attraverso le rappresentazioni retrò di un’Italia che, con gli esempi dei viaggi di allora, diverrà il modello da seguire la prossima estate, un vero e proprio revival per delle vacanze del tutto particolari anche all’insegna del turismo lento: percorsi da intraprendere in bicicletta, a cavallo, in barca a vela e sui treni storici, dedicandosi a quel turismo dolce e sostenibile che, per ragioni diverse ancora, sarà fondamentale riscoprire in questa fase. Realizzati tra gli anni ’40 e ’50, i manifesti del Museo Salce – che con oltre 24.000 opere conserva la più ampia raccolta di grafica pubblicitaria in Italia – raccontano l’ascesa del turismo italiano, che coincide con l’epoca d’oro del manifesto. All’illustrazione, più economica, colorata e facilmente riproducibile della fotografia, spetta il compito di promuovere le destinazioni più affascinanti, i siti storici di interesse culturale e i prodotti tipici. I primi committenti saranno le ferrovie: per loro gli artisti decoravano con fiori e paesaggi incantevoli le tabelle degli orari. Negli anni tra le due guerre, in seguito anche alla nascita dell'Enit, vengono creati i manifesti turistici più iconici della pubblicità italiana, ad opera di Mario Puppo, Marcello Dudovich, ma anche Giuseppe Riccobaldi del Bava, Giovanni Guerrini e Mario Borgoni. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il turismo italiano conoscerà una nuova ondata: saranno soprattutto le spiagge e in particolare la riviera romagnola le mete più ambite del turismo italiano e straniero.

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