In Val Seriana si riscoprono i sentieri perduti e li si dedica ai poeti
Festival letterari, cinema e itinerari di poesia geografica. Ovvero mentre si cammina conosci Dante Alighieri o Dino Buzzati
di Luigi de Martino
Trasformare i "luoghi perduti" in contenitori attrattivi: è questo il senso della sfida che la Val Seriana lancia per promuovere il proprio turismo ma anche per far crescere il senso di appartenenza e l'orgoglio di chi la abita.
Il progetto, finanziato da Regione Lombardia, coinvolgerà i comuni di Ardesio, Clusone, Gandino, Gorno, Onore, l’Unione Comuni della Presolana e il Parco delle Orobie Bergamasche con il coordinamento di Promoserio a cui è stato affidata l’attuazione delle iniziative.
«La Val Seriana è un luogo dove natura e cultura si incontrano e si fondono con facilità. Un territorio fortemente attrattivo, soprattutto se continuerà a preservare il suo habitat e a sostenere con decisione la cultura, l’economia locale», spiega Maurizio Forchini presidente di Promoserio.
“Ritroviamoci in ValSeriana - Alla scoperta dei luoghi perduti” è un progetto voluto dalla Comunità Montana. Un progetto “sul campo”, in quanto è esteso e immersivo e prevede percorsi di scoperta di alcuni angoli della Valle che hanno le carte in regola per diventare poli d’attrazione. «Un’operazione di marketing territoriale in grado di promuovere al meglio le nostre valli», l’ha definita Lara Magoni, assessore Regione Lombardia al Turismo, Marketing e Moda.
Il teatro, il cinema, la poesia, la letteratura e l’arte contemporanea diventano linguaggi condivisi, attraverso i quali conoscere il territorio, approfondire il suo passato e il patrimonio culturale immateriale che ci racconta tutti i punti di vista sulla montagna, luogo di fatica, ieri come oggi, ma anche di silenzio, condivisione e continua meraviglia. Qualche esempio?
Gorno riscopre la sua lunga storia mineraria non solo attraverso visite guidate al sito di Costa Jels e al Museo delle Miniere ma con proiezioni di film che portano al centro della terra oppure fanno viaggiare ad alta quota: il 1 settembre sarà la volta de Il buco, premiatissima pellicola di Michelangelo Frammartino; il 9 settembre invece verrà proiettato Le terra alte di Andrea Zambelli.
I sentieri saranno il teatro delle altre azioni proposte dal progetto. Sono i “sentieri geopoetici”, originale idea proposta da Davide Sapienza, scrittore, autore di reportage, traduttore.
E poi ci sono i sentieri letterari, cammini semplici, sui quali muoversi lentamente, scandendo i passi con la lettura di brani di autori posizionati su appositi totem, “Segnali di cultura” disegnati dallo Studio Iram Bettera di Onore e Abitare Baleri di Albino (...)